La famiglia di lupi che da quasi un anno vive sulle montagne bergamasche si è allargata. Le foto trappole posizionate in Val di Scalve hanno permesso di scoprire che sono nati quattro lupacchiotti, portando a 6 il numero di esemplari presenti. Si tratta del primo branco di lupi accertato in provincia di Bergamo. Si conferma così il fondato sospetto che i due lupi adulti avvistati fin dallo scorso dicembre in Alta Valle Seriana, di cui uno senza una zampa, fossero una coppia maschio e femmina. La Polizia provinciale ha effettuato dei tamponi per le analisi genetiche che possono rivelare da dove sono arrivati gli esemplari che hanno dato origine al branco in Valle Seriana. I lupi bergamaschi si spostano su un’area vastissima che comprende l’alta Valle Seriana e la Val di Scalve, compreso il Pizzo della Presolana. Secondo la Provincia, è sbagliato aspettarsi un’esplosione demografica dopo questo primo insediamento. "L’arrivo del lupo sulle Orobie è per certi versi fisiologico, ce lo aspettavamo, perché gli Appennini sono saturi e sull’Arco alpino sia orientale che occidentale ci erano già da tempo popolazioni stabili – spiega il comandante della Polizia provinciale Matteo Copia –, ma è bene ricordare che il ritorno dei grandi predatori quali lupo e orso è comunque un indicatore biologico sinonimo di un territorio ben conservato e in buona salute, sotto l’aspetto naturalistico e della biodiversità". A dispetto dei timori da sempre manifestati dagli allevatori, i lupi sono responsabili, secondo la Provincia, di una decina di predazioni di capi di allevamento, in particolare capre predate durante l’estate tra la Valzurio e la Valle di Scalve e alcune pecore predate qualche giorno fa ad Ardesio, tra l’abitato della frazione di Piazzolo e la contrada Ave. Un numero esiguo. I lupi si sono per lo più nutriti di animali selvatici ampiamente presenti sulle nostre montagne assolvendo alla funzione di regolazione della fauna selvatica propria dei grandi carnivori. Chiunque subisca una predazione ha diritto a ricevere un indennizzo. "La collaborazione del territorio è per noi preziosa e imprescindibile, ed è la base per impostare una coesistenza pacifica con questi animali - sottolinea il comandante Copia –. La polizia provinciale da sempre è presente sul territorio e a disposizione per raccogliere le segnalazioni e supportare i cittadini".
Francesco Donadoni