MILLA PRANDELLI
Cronaca

Minaccia frana sul lago d’Iseo: il crollo potrebbe creare un’onda anomala sulle sponde del Sebino

Iniziano i lavori sul Monte Saresano dove una massa rocciosa incombe sull’abitato di Tavernola Bergamasca

La frana del Monte Saresano incombe su Tavernola

La frana del Monte Saresano incombe su Tavernola

Sarnico (Bergamo) – Presto inizieranno i lavori di messa in sicurezza del Monte Saresano, dove un’immensa frana, attualmente in stallo, incombe dall’alto sull’abitato di Tavernola Bergamasca e il lago d’Iseo in cui, se cadesse, potrebbe creare un’onda anomala che finirebbe su Monte Isola e sulle parti vicine al lago di diversi paesi rivieraschi della sponda bresciana. Questo martedì il presidente dell’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, che è l’ente che gestisce i lavori previsti, incontrerà i vari attori del progetto da 16 milioni di euro tra cui il Comune di Tavernola Bergamasca, la Regione Lombardia, le aziende appaltatici costituitesi in Associazione temporanea di imprese e gli alti enti interessati dalle opere.

«È proprio così – spiega il presidente dell’Autorità di bacino con sede a Sarnico, Alessio Rinaldi – questo martedì avremo il primo incontro operativo che servirà a delineare i tempi del cantiere, che andrà allestito. È presumibile che le ruspe inizieranno a lavorare tra qualche settimana. Potremo fornire dettagli solo dopo l’incontro, perché sarà allora che li definiremo».

La frana, che si era fata sentire per la prima volta negli anni ’70, è tornata a farsi minacciosa nel 2021, quando ha subito una forte accelerazione nei movimenti, facendo temere il peggio. Di conseguenza i Comuni e gli enti approntarono una serie di piani di sicurezza e evacuazione nel timore che la massa franosa cedesse. Da allora il Monte Saresano, con i suoi 2,2 milioni di metri cubi di terra e rocce in movimento, è rimasto sotto i riflettori, come osservato speciale, costantemente monitorato dall’Arpa Lombardia. Non solo: nel frattempo l’Autorità di bacino, presieduta dal presidente Rinaldi, si è fatta carico della gestione delle opere di messa in sicurezza, appaltate Alla Tmg srl di Sondrio e alla Duci di Vilminore di Scalve. Il costo totale della messa in sicurezza è di 16 milioni, mentre i lavori nell’area varranno 10,6 milioni e termineranno, se tutto andrà come previsto, entro la fine del 2026.

Nel frattempo tutti i movimenti della frana resteranno sotto osservazione costante. Il progetto definitivo è stato redatto dopo una serie di misure e verifiche che hanno previsto anche carotaggi fino a quasi cento metri di profondità.