Bergamo, 28 luglio 2020 - Una ragazzina bionda, con la coda di cavallo e i piercing al labbro e al naso. Una come tante? Per niente. L’hanno fermata i carabinieri di Riccione con l’accusa di essere una delle protagoniste della rapina messa a segno dal branco la sera del 24 luglio, su una spiaggia della Perla. Ed è la stessa descrizione fornita da almeno 13 vittime delle baby gang che in queste settimane infestano la riviera.
I carabinieri della Compagnia ne hanno smantellata un’altra con due fermi, una denuncia a piede libero, mentre altri quattro, tra minorenni e maggiorenni, sono stati identificati. Una banda di almeno 8 elementi, proveniente da Bergamo, che agisce anche separatamente, e dove la “biondina“ sembra fare la parte del leone. Residente ad Azzano San Paolo, è incensurata, ma la sua caratteristica è sparire di casa: in due anni è stata segnalata come scomparsa almeno una decina di volte. I militari, coordinati dal sostituto procuratore, Davide Ercolani, l’hanno fermata insieme al fidanzato, dell’Ecuador, mentre in stato di arresto si trova un terzo componente della banda, 20 anni, egiziano anche lui trapiantato nella Bergamasca. Un quarto complice, minorenne, è stato denunciato a piede libero. L’hanno trovato in stazione, mentre stava per squagliarsela.
La “biondina“ e metà della sua corte sono finiti in manette per due rapine. Per ora. Una ai danni di un terzetto di ragazzini di Lecco. È il 24 luglio e sono appena arrivati, quando un gruppetto di coetanei li aggancia sul bus che da Miramare li porta a Riccione. Hanno in mano delle birre, gliele offrono insieme a del “fumo“. Con la scusa di fare gli amiconi, seguono i tre in spiaggia, per fare delle foto. Arrivati sulla battigia, si rivelano per quello che sono: un branco di giovani rapinatori con la grinta di veterani. Ne isolano uno, braccio al collo e la catenina passa di mano, come due braccialetti d’oro. Gli amici provano a difenderlo, la “biondina“ si para davanti con il branco. Abbiamo un coltello, fanno intendere.
Se ne vanno con la flemma degli intoccabili, non immaginando che di lì a poco saranno circondati dai carabinieri che stanno cercando gli autori di un’altra rapina, fatta quella stessa sera, a un giovane che stava su un risciò con gli amici. Sul lungomare gli si erano parati davanti in tre, costringendoli a fermarsi. In mano le solite bottiglie di birra. Strappano bracciali e collana, poi girano i tacchi. Ma le vittime hanno filmato tutto: avevano montato una telecamera sul risciò per ricordare la serata.