
Furto in un bar (De Pascale)
Antegnate, 16 marzo 2016 - Non si sono accontentati di quanto hanno trovato nella cassa e nelle macchinette videopoker, ma, dopo averlo disattivato, si sono portati via anche l’impianto di allarme, quello cosiddetto nebbiogeno, che una volta attivo spande fumo nel locale. Il singolare colpo è stato messo a segno domenica notte ai danni del bar “Vajont” di Antegnate, aperto da cinque anni da Roberto Gozzini, 40 anni, che da quando è alla guida dell’esercizio commerciale ha già subìto tre furti. «Ma non mi fermeranno – precisa – vado avanti senza paura».
I malviventi, probabilmente tre persone, sono entrati in azione intorno all’1.30: hanno fatto un buco nella parete sul retro del locale, sufficiente per farli entrare nel bar e, una volta all’interno, hanno disattivato il sistema di allarme e iniziato a razziare tutto quello che era possibile arraffare, sigarette, bottiglie pregiate di alcolici, i soldi presenti nella cassa e quelli dei videopoker: 55mila euro, fra bottino e danni arrecati al locale. Quindi sono spariti, facendo perdere le proprie tracce.
A scoprire il furto è stata, lunedì mattina, intorno alle 5, una dipendente che aveva il compito di aprire il bar. Immediatamente ha avvertito di quello che era successo il titolare, il quale a sua volta ha chiamato i carabinieri. «I due colpi precedenti non erano stati così grossi – sottolinea Roberto Gozzini – e i danni non così ingenti. Ma, lo ripeto, non mi fermeranno. Già lunedì ho riaperto l’attività, il modo migliore per non pensare a quanto successo».