MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo: museo privato nel box di Agostini, il pilota più titolato del Motomondiale

Il campione ha allestito un’esposizione con i suoi più cari cimeli

Giacomo Agostini

Bergamo, 1 dicembre 2019 - L’MV Agusta del primo titolo mondiale iridato nella classe 500, nel 1966, e la Yamaha con cui vinse alla 200 Miglia di Daytona nel 1974. E poi caschi, tute, trofei, appunti scritti, fotografie d’epoca, le locandine dei film che hanno visto protagonista Ago o Mino, questi i suoi nomignoli. Sono i cimeli che fanno parte del museo privato di Giacomo Agostini, il pilota – nato a Brescia il 16 giugno 1942 ma bergamasco d’adozione – più vincente nella storia del Motomondiale: 15 titoli mondiali vinti, record che resiste tutt’oggi, e 364 trofei conquistati in Europa e nel mondo.

Lo spazio espositivo, che è stato inaugurato di recente, si trova nel box dell’abitazione di Agostini, in via Quintino Alto, a Bergamo. «Avevo una quantità incredibile di trofei e pezzi da collezione accatastati in qualche modo – racconta il campione – Da tempo desideravo realizzare un museo e finalmente, dopo sette mesi di duro lavoro, eccolo qui. Ho sentito la necessità di avere una sala trofei mia, concepita come la sognavo, per poter passare i momenti liberi ricordando i miei successi. Ma è una sala trofei dedicata anche a chi vuole conoscere la mia carriera e in generale a tutti gli appassionati di moto e di sport».

 Ma come è possibile visitare il museo di Giacomo Agostini? L’accesso è riservato agli ospiti del bed&breakfast Villa Vittoria Charme e Relax, situato in Città Alta: i gruppi di almeno otto persone potranno aggiungere al soggiorno una visita guidata nel museo direttamente con Giacomo Agostini, avendo inoltre la possibilità di cenare con il campione lombardo. «Non ho una coppa a cui sono più affezionato – rivela Agostini – In un numero così alto faccio davvero fatica. Ma il Campionato del mondo vinto a Monza nel 1966, davanti al mio pubblico, è qualcosa di davvero memorabile, come la prima gara in assoluto in sella alla Yamaha, a Daytona, chiusa con un trionfo». 

Timur Sardarov, ceo di MV Agusta Motor, ha così commentato l’iniziativa dell’ex campione: «Il sodalizio tra la nostra casa e Giacomo Agostini fa parte della storia del motociclismo e sono lieto che un uomo che ha contribuito così tanto alla leggenda di MV Agusta abbia il proprio museo».