La pazienza è colma. "Servono azioni concrete: basta con le minacce e i bivacchi". Dopo l’omicidio di Mamadi Tunkara, il 36enne del Gambia addetto alla sicurezza del Carrefour di via Tiraboschi, ucciso a coltellate venerdì pomeriggio, i commercianti della zona tornano a chiedere maggiori controlli delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che, attraverso i loro canali social, segnalano una situazione ormai diventata insostenibile, non da città con la migliore qualità della vita. "È difficile concepire come possa consumarsi un delitto in una delle principali vie – sottolineano alcuni negozianti –. In questa galleria, però, ci sono sempre tre persone che si fermano tutto il giorno a bivaccare e dormire. Il fine settimana gruppi di ragazzini la usano come punto di ritrovo per fare casino, bere e sporcare".
Un esercente rivela di essere stato minacciato più volte per aver richiamato i giovani. Una dipendente di un negozio di camicie racconta che una volta alcuni membri di queste baby gang sono entrati nell’esercizio commerciale e le hanno rubato il cellulare. "Un’altra volta mi hanno spruzzato addosso lo spray al peperoncino. Sono stata malissimo, forse per una reazione allergica". "Questo è il biglietto da visita che esibiamo al turista. Come siamo potuti arrivare fino a qui?", chiedono sui social. Il manager del Distretto urbano del commercio, Nicola Viscardi (nella foto), spiega che "il tema della sicurezza richiede una visione integrata e interventi decisi a livello nazionale. Da sempre partecipamo a incontri con amministrazione e polizia locale. Ognuno fa quello che può con risorse sempre inferiori. La questione riguarda anche il sistema giudiziario, che non garantisce pene certe". Michele Andreucci