Morto Humberto Maschio: il cordoglio di Atalanta e Inter

Addio all’ultimo “Angelo con la faccia sporca”, dopo le scomparse di Sivori e Angelillo. A Bergamo giocò per tre stagioni, con il Biscione un campionato vinto nel 62-63

Humberto Maschio ai tempi della sua militanza italiana e, a destra, in uno scatto più recente

Humberto Maschio ai tempi della sua militanza italiana e, a destra, in uno scatto più recente

Bergamo, 22 agosto 2024 – La notizia è rimbalzata dall’Argentina, dove era nato, all’Italia e alla Lombardia, dove aveva lasciato il segno, giocando con le maglie di Atalanta e Inter. È morto a 91 anni Humberto Maschio, l’ultimo sopravvissuto fra gli “Angeli con la faccia sporca”, il trio di oriundi argentini che indossò anche la casacca della Nazionale. Omar Sivori, il primo ad andarsene, ci ha lasciato nel 2005. Antonio Valentin Angelillo, recordman di reti in una singola stagione nei campionati a 18 squadre, è scomparso nel 2011.

Club e Nazionale

Era rimasto lui, Humberto, mezzala con spiccata propensione offensiva arrivato in Italia, a Bologna, dopo essere cresciuto in patria fra Quilmes e Racing de Avellaneda, il club che ha dato la notizia della sua morte. Dopo due campionati in rossoblù Maschio si era trasferito a Bergamo, nel 1959. Con la Dea ha giocato per tre annate. Poi l’Inter – una stagione – e la chiusura di carriera alla Fiorentina.

Per lui anche due presenze in Nazionale, compresa la – tristemente – famosa partita contro il Cile ai Mondiali del 1962, in cui l’arbitro inglese Ken Aston perse ben presto le redini dell’incontro, che si trasformò in una zuffa da cavalleria rusticana. Maschio fu uno dei giocatori ad avere la peggio: rimediò un pugno sul viso dall’attaccante Leonel Sanchez e fu costretto a rimanere in campo con il naso rotto.

Il tributo

Atalanta e Inter hanno voluto rendere omaggio al loro ex campione sui social. "Ciao Humberto!". Si conclude con un saluto la nota di cordoglio dell'Atalanta per la morte, di Maschio. L'oriundo argentino fu per tre stagioni nerazzurro, con Ferruccio Valcareggi allenatore, dal 1959 al 1962, con 26 reti segnate in 85 partite e il quinto posto in classifica da capocannoniere interno con 11 gol nell'ultima annata a Bergamo.

"Maschio ha vestito anche la maglia della nazionale italiana mentre militava nell'Atalanta, partecipando ai campionati mondiali del Cile nel 1962 - rimarca il comunicato sul sito ufficiale dell'Atalanta – Viene ricordato come uno dei più grandi giocatori che abbiano mai vestito la maglia atalantina".

Il lutto societario si conclude così: "Il Presidente Antonio Percassi, il Co-Chairman Stephen Pagliuca e tutta la famiglia nerazzurra sono vicini ai familiari ai quali sono rivolte le più sincere e commosse condoglianze".

Su X è viaggiato anche il ricordo dell’Inter. Maschio nella sua unica stagione milanese, nel 62-63, disputò 17 partite, segnando 6 reti. Vinse lo scudetto, l’ottavo per i nerazzurri. “FC Internazionale Milano – si legge sui social – si unisce al dolore della famiglia di Humberto Maschio, l’ultimo Angelo dalla Faccia Sporca. In nerazzurro Maschio ha conquistato il nostro ottavo scudetto nel 1962/63".