PAGNONA (Lecco)
Ha più di un secolo ed è tra le dighe più vecchie d’Italia. La diga di Pagnona, che in realtà si trova a Premana, è stata costruita tra il 1921 e il 1923. È stata realizzata per alimentare una centrale idroelettrica a Corenno da 51 gigawattora annui, sufficienti appena ad alimentare una piccola zona industriale. Sbarra il corso del torrente Varrone. Si trova a quasi 700 metri di quota, mezzo chilometro sopra Dervio. È alta poco meno di 19 metri e larga 58. Il volume totale è di 7mila metri cubi, ma ha una capacità di serbatoio di 120mila metri cubi d’acqua, sebbene in realtà il bacino artificiale alle sue spalle sia completamente invaso da terra e detriti.
Il 12 giugno 2019 si è temuto potesse trasformarsi in una sorta di Vajont dell’Alto Lario, perché dalla cima della diga è tracimata acqua incontrollata che ha ulteriormente ingrossato il Varrone già in piena, che stava inondando Dervio, tanto da spingere il prefetto dell’epoca a ordinare l’evacuazione immediata di metà paese. In seguito anche alle numerose sollecitazioni del sindaco Stefano Cassinelli, i tecnici di Enel Green Power che gestiscono l’impianto hanno successivamente cominciato e realizzato gli intervisti previsti da tempo, ma mai attuati, per depotenziare la diga, renderla più sicura e declassificarla a opera di competenza regionale.
L’intervento di miglioramento idraulico e strutturale della diga di Pagnona è stato portato a termine l’anno scorso, con l’abbassamento di circa 5 metri della quota del ciglio di sfioro e opere agli scarichi, sia di superficie sia di mezzo che di fondo. Ora la diga, nonostante abbia più di un secolo, non fa più così paura.
D.D.S.