Processo per infortunio mortale sul lavoro avvenuto all’interno della ditta "De Berg" di Spirano, che si occupa di polistirene espanso. La disgrazia nella tarda mattinata di lunedì 17 maggio 2021. Vittima un mulettista di 53 anni, Sergio Persico, sposato, padre di due figli, residente a Orio al Serio: morì investito da un camion in retromarcia. Nell’udienza di ieri (giudice Garufi) sono stati sentiti alcuni testi, tra cui la moglie dell’operaio. "Quella mattina ho ricevuto una telefonata e il numero del cellulare era quello di mio marito. Ho pensato che volesse dirmi qualcosa. Invece era un collega che mi annunciava che Sergio aveva avuto un incidente. Ho chiesto in quale ospedale fosse ricoverato, non lo sapeva. Allora mi sono precipitata in ditta dove lavorava e ho saputo cosa era successo". La moglie di Persico è parte civile con i figli assieme ai genitori della vittima. Imputati il datore di lavoro della "De Berg", L.T. 82 anni (difeso dagli avvocati Morgese e Pelanda) e il camionista che aveva investito il 53enne durante la manovra, A.B. 46 anni, un padroncino che lavorava per la "De Berg", assistito dall’avvocato Zambelli. Devono rispondere di omicidio colposo (pm Mancusi). È stato sentito anche il collega che quel giorno era lì nel piazzale della ditta. Non ha assistito materialmente all’incidente, però ha ricordato che il camion dell’imputato era parcheggiato nel piazzale dopo il carico. Era stato proprio Sergio, ritenuto il più esperto, ad occuparsene. "Ad un certo punto mi sono accorto che il camion stava facendo la retro per uscire dalla ditta (facevano tutti così per comodità), allora ho gridato a Sergio (che era tornato sul piazzale dopo il carico), di spostarsi, ma non mi ha sentito (la vittima aveva un problema di udito). Sono stato io a estrarre il corpo di Sergio da sotto il camion". F.D.
CronacaIl dramma alla "De Berg" è rivissuto in aula