FEDERICA PACELLA
Cronaca

Il fulcro dell’economia: "Qui manifattura europea"

Nell’anno di Bergamo e Brescia “Capitale italiana della Cultura“ anche l’assemblea di Confindustria è congiunta: "Più forti insieme".

Il fulcro dell’economia: "Qui manifattura europea"

Da capitale della cultura d’impresa a piattaforma manifatturiera europea. Un obiettivo comune quello che si sono date Confindustria Brescia e Bergamo nella prima, storica, assemblea annuale congiunta, aperta dal messaggio del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

I numeri ci sono: le due province sono al primo e secondo posto nel ranking dei 200 territori europei ad alta intensità manifatturiera, hanno un fatturato di più di 90 miliardi di euro, contano 281mila addetti, 3,3 miliardi di gettito fiscale, 41 miliardi di export. "Ci piacerebbe – è l’auspicio di Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria Bergamo – se da domani tutte le imprese associate utilizzassero come firma email nei propri contatti di business dei prossimi mesi “Proudly part of Bergamo-Brescia, manufacturing platform of Europe“".

Nella nuova “slowbalization“, caratterizzata da instabilità e volatilità, le opportunità "si possono cogliere – dice Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia – solo se si ha una dimensione adeguata: il campo di sviluppo della nostra manifattura non può che essere l’Europa".

Le imprese chiedono, però, all’Europa una strategia chiara e condivisa del futuro, mentre critiche si sono levate verso la legge di bilancio del Governo.

"Solo l’8% è destinato all’industria", ha evidenziato Beretta. "Ma la legge di stabilità va inserita nel contesto – ha replicato il ministro Raffaele Fitto –. Se non ci sarà intesa sul patto di stabilità si torna al 3% del rapporto deficitPil. C’è l’impatto sui conti pubblici del superbonus, per un totale di 140 miliardi, abbiamo una spesa pubblica sopra i 1.080 miliardi, mentre nel 2019 era di 810. Serve una strategia per la tenuta responsabile dei conti pubblici del Paese e per cogliere le opportunità".

Critico sulla legge di bilancio anche il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi.

"Al momento nella legge di bilancio non c’è nulla a stimolo degli investimenti – ha detto –. Gli imprenditori sono eroi civili, spero che un giorno qualche storico racconterà come hanno salvato il Paese in questi quattro anni. L’Europa? Quella vera l’hanno fatta le imprese. Se la crescita è la strada da percorrere, metteteci in condizione di fare il nostro mestiere, poi facciamo grande l’Italia".