Ricordate l’atteggiamento, la statistica dei troppi gol subiti nel primo quarto d’ora? Bene, questa è un’altra storia, è un altro Monza. Non ancora nuovo negli interpreti, ma tornato a essere quello brillante che aveva abituato fin troppo nelle nell’ultimo - ormai - anno e mezzo.
Palladino torna a vincere, scrollandosi di dosso qualche critica di troppo e il rammarico delle ultime cadute. Lo fa ritrovando una solidità difensiva che aveva già dimostrato di essere valore aggiunto e una brillantezza davanti che evidentemente è data dagli stimoli che solo una sana concorrenza per un posto da titolare ti dà.
Così Dany Mota ispira e Colpani riapre le ali per il settimo centro stagionale, da 3 punti: non segnava da novembre. La settimana della "ventata di positività" data dai nuovi trova sfogo in un undici senza rischi: è l’assetto migliore sulla carta a scendere in campo, la risposta è immediata e dà ragione al tecnico. Zerbin e Djuric guardano dalla panchina l’avvio a marcia alta dei nuovi compagni, quindi Dany Mota colpire di testa per il gol del vantaggio.
Un tallone in là di millimetri strozza l’urlo liberatorio. La gioia è solo rimandata di qualche minuto: sale in cattedra il portoghese sulla sinistra, Colpani rifinisce aspettando il momento giusto per non lasciare scampo a Consigli e firmare il meritato 1-0.
Solo Laurienté stuzzica i guantoni di Di Gregorio, al rientro tre settimane dopo il grande spavento. La ripresa si gioca a ritmo lento, complice l’interruzione per un incidente nel settore ospiti che ha visto coinvolto un tifoso caduto da una balaustra: trasportato in ospedale in codice giallo, il tifoso fortunatamente è fuori pericolo.
In zona gol si affaccia Valentin Carboni con un diagonale, dietro si soffre il giusto. Zerbin accelera per dire no a Pinamonti, Djuric ci mette il fisico per proteggere gli ultimi palloni della partita.
E una vittoria che riporta Palladino in testa alla parte destra della classifica e che riporta fiducia dopo due sconfitte.