FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Il nubifragio da paura Vento e grandine come sassi Tetti e campi devastati la Lombardia conta i danni

Anche il traffico ferroviario è andato in tilt: diverse corse cancellate e convogli in forte ritardo. Alberi in caduta libera sulle vetture di passaggio, a Treviglio ferite una donna e tre bambine. .

Il nubifragio da paura Vento e grandine come sassi Tetti e campi devastati la Lombardia conta i danni

di Francesco Donadoni

e Milla Prandelli

Danni e disastri a non finire ieri nel Bresciano a causa del violentissimo temporale che tra le 12 e le 16 si è abbattuto sul territorio, colpendo, in particolare, la Valcamonica, Brescia, il Sebino, il Garda e la Bassa. Il nome tecnico del temporale è Bow Echo, un evento atmosferico ad arco, caratterizzato da fortissime raffiche di vento. Sul territorio non è mancata la grandine, che ha distrutto intere coltivazioni, specie nella Bassa, dove ieri è iniziata la raccolta del mais, e sul Garda, dove ha colpito vigneti e oliveti, così come sul Sebino.

Tra le zone per prima raggiunte dal maltempo, l’Alto Sebino e la Valcamonica, dove è caduta talmente tanta grandine da sembrare neve. Decine di auto hanno subito danni gravissimi, specie ai tergicristalli, completamente distrutti. Nell’hinterland di Brescia sono stati colpiti Mazzano, Ciliverghe, Rezzato, Borgosatollo e diversi altri centri, dove sono crollati alberi sulle auto. In particolare a Borgosatollo la polizia locale ha aiutato varie persone a uscire dalle auto schiacciate dal peso dei tronchi, sono anche stati scoperchiati tetti e distrutte coperture esterne di locali e ristoranti. Alcuni veicoli sono stati spostati dalla forza del vento.

Non solo: due operai, intorno alle 12, sono stati colpiti da alcune finestre divelte dal temporale mentre erano al lavoro alla Alfa di Capriano del Colle. Entrambi di 56 anni, hanno riportato ferite da taglio sul corpo e sono stati portati in pronto soccorso in codice giallo agli ospedali Poliambulanza e Sant‘Anna.

Il traffico ferroviario è andato in tilt: diverse corse sono state cancellate, altre erano in ritardo e nelle stazioni decine di persone si sono assiepate sui binari. La tratta ferroviaria Brescia-Cremona è stata chiusa a causa degli alberi che si sono schiantati sui binari. Il sindaco di Bagnolo Mella ha attivato il Centro operativo comunale e contattato la Polfer, chiedendo supporto. La polizia ha immediatamente richiesto l’intervento del Centro operativo della linea ferroviaria.

A Travagliato, invece, è stata divelta la tensostruttura del Campo estivo, dove si trovavano 50 ragazzini e i loro assistenti che si sono rifugiati in un box. Per fortuna nessuno si è ferito. È pure stato scoperchiato il tetto della chiesa di Ciliverghe. Anche in questo caso nessuno si è ferito.

Nella Bergamasca la perturbazione, breve ma violenta, ha generato chicchi di grandine di grandi dimensioni che hanno rotto i parabrezza di diversi veicoli, pannelli solari, serre, lucernari dei tetti. Situazione difficile a Treviglio e nella Bassa, con alberi caduti e tetti scoperchiati. In viale Partigiani un albero di un giardino pubblico è caduto su una Mini di passaggio, urtandola: una donna e tre bambine che erano in auto con lei sono rimaste ferite e portate in ospedale a Treviglio. La donna, un medico di base di 39 anni, ha riportato un trauma alla schiena; una dodicenne ferite lievi alla schiena e alla caviglie, un’undicenne un trauma alla spalla e la terza un trauma al torace.

Su Bergamo sono caduti 31 millimetri di pioggia, con punte di 144 alle 11,28, in valle 55 millimetri con punte di 182; a Treviglio 26,7 millimetri con punte di 418,1 nel momento di massima violenza. Nel primo pomeriggio è tornato il sole ovunque, ma piogge (non altrettanto forti) sono previste per oggi e domani.

Negli altri paesi della Bassa il vento forte ha scoperchiato tetti e spazzato via gli arredi esterni di giardini privati e locali pubblici, ha distrutto orti e rovinato giardini. In Val Seriana il temporale ha colpito in modo particolare le zone della Valle del Riso, Clusone, Parre e Ponte Nossa, così come Gandino e il tratto della statale 671, che nella zona del Ponte del Costone è stata invasa dal ghiaccio, con rallentamenti dei veicoli. Interi centri abitati a distanza sembravano imbiancati dalla neve, quando in realtà grani gelati hanno ricoperto altipiani e terrazzamenti.

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno la Val Brembana, in particolare San Pellegrino.

Non sono stati segnalati incidenti gravi sulla viabilità bergamasca, anche se si sono registrati diversi danni alle auto con vetri rotti e ammaccature sulle carrozzerie. La Val Cavallina, già martoriata dalla grandine mercoledì, ha subito nuovi danni, in particolare alle coltivazioni. I vigili del fuoco di tutta la provincia sono intervenuti senza sosta per aiutare i cittadini e ripristinare la viabilità delle strade bloccate dalle piante cadute.