Bergamo – Un ragazzo sempre sorridente, altruista, pronto ad aiutare colleghi e amici. È il ritratto di Mamadi Tunkara che emerge dal ricordo di chi lo conosceva bene.
Arrivato in Italia nel 2016, dopo un lungo e non facile viaggio attraverso l’Africa, aveva vissuto per circa due anni ospite del patronato San Vincenzo di Bergamo, l’ente che nel capoluogo orobico aiuta molti stranieri in difficoltà e che lo aveva aiutato a trovare casa a Verdello, dove il 36enne originario del Gambia si era trasferito con il fratello, sorretto da alcuni amici e membri dell’associazione Giovani gambiani di Bergamo. Mamadi, sposato senza figli (la moglie è rimasta in Gambia), era un punto di riferimento nel supermercato Carrefour di via Tiraboschi, dove lavorava come addetto alla sicurezza, non solo per il suo servizio attento di portierato - che svolgeva all’ingresso del negozio e tra i reparti - ma soprattutto per la sua cura verso gli altri.
"Era un ragazzo d’oro - lo ricordano i colleghi -. Era veramente troppo buono. È impossibile che qualcuno volesse fargli del male". Lo amavano anche alla FitActive, la palestra di via Camozzi in cui si allenava la mattina, prima di prendere servizio al supermercato, insieme ad altri amici. "Era molto forte - spiega Francesco, che lo ha incrociato più volte in sala pesi -. Si allenava, facendo sollevamenti. Era sempre molto gentile, aiutava gli altri a eseguire gli esercizi facendo da spotter". Mamadi aveva appena finito le medie serali, con ottimi voti, al centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Bergamo, che in un post lo ha definito "Fratello d’Italia". Aveva frequentato l’istituto per due anni, dall’anno scolastico 2022-23 fino a giugno. "Un bravo studente, che teneva molto alla scuola - il ricordo del corpo docente -. Ha fatto di tutto per integrarsi ed era davvero felice di essere a Bergamo, così come del suo lavoro che gli piaceva tantissimo". Il fratello di Mamadi, Alieu, non nasconde la sua disperazione per la tragedia. "Non ha mai litigato con nessuno da quando è venuto in Italia. Il 12 gennaio doveva tornare in Gambia, aveva già comprato il biglietto aereo".