Incendio al centro islamico. Individuato e denunciato l’autore

Un operaio bergamasco è stato identificato e denunciato per aver appiccato un incendio al centro islamico di Montello. L'uomo ha lasciato minacce e materiali incendiari sul posto. Le indagini dei carabinieri hanno portato alla sua identificazione e al deferimento in stato di libertà.

Incendio al centro islamico. Individuato e denunciato l’autore

Incendio al centro islamico. Individuato e denunciato l’autore

Aveva un’azione mirata da compiere e per questo aveva portato con sè dei bidoncini pieni di alcol e benzina. Liquido infiammabile con il quale ha poi appiccato l’incendio all’ingresso del centro islamico pachistano di Montello, in via IV Novembre. Prima di andarsene ha lasciato scritte minatorie contro il luogo di culto e all’indirizzo del sindaco. I carabinieri lunedì hanno identificato e denunciato l’autore. Si tratta di un operaio cinquantenne bergamasco: durante la perquisizione i militari hanno trovato a casa del 50enne sia i vestiti che il materiale usato per commettere il reato. Un passo indietro, a una settimana fa quando l’operaio, arrivato sul posto con il volto travisato da un casco, aveva cercato di danneggiare la moschea, incendiandone l’ingresso per poi darsi alla fuga. Fortunatamente le fiamme domate poco dopo dal responsabile del centro islamico avevano solo danneggiato lo zerbino all’entrata e il portaombrelli all’esterno. Dopo l’allarme, sul posto erano arrivati i militari della stazione di Calcinate assieme ai colleghi della Sezione operativa di Bergamo che avevano anche scoperto lì vicino, su alcuni pannelli per le pubbliche affissioni, la scritta a vernice spray rossa: "Montello non più moschee morte sindaco". L’episodio, com’è comprensibile, aveva suscitato grande preoccupazione nella comunità locale di Montello e tra i credenti. Le indagini dei carabinieri sono state veloci. In primo luogo sono state analizzate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che avevano ripreso tutto, e ascoltato alcuni testimoni. I due spunti investigativi messi assieme hanno permesso di raccogliere diversi elementi a carico dell’italiano, ritenuto il responsabile dell’atto intimidatorio. A casa dell’uomo, inoltre, si sono trovati sia i vestiti che la tanica utilizzati nel corso dell’azione criminale, per cui è scattato il deferimento in stato di libertà. "I carabinieri di Bergamo ringraziano i cittadini di Montello per la collaborazione fornita, ribadendo l’impegno costante nella tutela della sicurezza e nel contrasto ad ogni forma di violenza e intolleranza - hanno dichiarato dal Comando provinciale -. La coesione sociale ed il rispetto reciproco sono valori da proteggere, per garantire una convivenza pacifica e armoniosa all’interno di ogni comunità". F.D.