MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo, due mesi dopo il rogo di via Moroni cinque famiglie rientrano a casa

Nuovamente agibili cinque appartamenti al civico 20, ma una ventina di condomini riavrà l’abitazione solo in primavera

L’incendio scoppiato il 21 agosto si è propagato da un edificio all’altro di via Moroni tra i civici 14 e 30

Bergamo – L’incubo è finito. Dopo 70 giorni fuori casa, i primi condomini hanno fatto ritorno nei loro appartamenti al civico 20 di via Moroni, oltre due mesi dopo l’incendio che il 21 agosto ha distrutto una superficie di 300 metri quadrati, a partire dall’ultimo piano dello stabile, per poi propagarsi alle palazzine adiacenti. Il rogo ha reso inagibili le abitazioni tra i civici 14 e 30.

Una cinquantina gli sfollati, molti dei quali ospitati gratuitamente dal Comune in un ostello in centro. Ma ora, grazie ai lavori di messa in sicurezza effettuati in queste settimane, molti degli alloggi stanno tornando agibili, come quelli al civico 20, il più colpito dalle fiamme, con i primi cinque appartamenti dichiarati nuovamente abitabili.

"Grazie a tutti coloro che ci hanno dato una mano", il commento delle cinque famiglie che hanno potuto tornare a casa loro. Per gli altri 13 appartamenti del civico 20, invece, bisognerà attendere ancora diversi mesi, almeno fino alla primavera. Spiega l’architetto Gianluigi Cortinovis, il professionista che segue la ristrutturazione dello stabile situato al civico 20: "In cinque alloggi gli inquilini sono rientrati, in sette non possono farlo fino alla costruzione del tetto e al ripristino dei camini e delle canne scarico fumi-caldaie, ovvero indicativamente fino a marzo 2024, mentre i restanti sei appartamenti sono bruciati".

L’ultima assemblea condominiale ha approvato il progetto degli interventi per il rifacimento del tetto, del vano scale, delle facciate interne e del terrazzo e consolidamenti strutturali di murature e solai. Il costo è di 457mila euro per le sole parti condominiali, a cui andranno aggiunte le spese di ricostruzione dei sei appartamenti bruciati e degli alloggi che hanno subito ingenti danni agli impianti, solette superiori, alle controsoffittature, ai pavimenti e agli arredi. Il via al cantiere è previsto per l’inizio dell’anno. Sono circa una ventina gli inquilini del civico 20 ancora sfollati, che rientreranno nelle proprie abitazioni, danneggiate dall’incendio, non prima della prossima primavera. Settima prossima, infine, riaprirà anche l’ultimo negozio chiuso in seguito all’incendio, un ristorante al piano terra del civico 20.