REDAZIONE BERGAMO

Incidente con la balestra Un dardo lo uccide

Bedizzole, trentottenne stava caricando l’arma legalmente detenuta. Colpito in pieno volto, è stato trovato morto da un agricoltore.

Incidente con la balestra Un dardo lo uccide

di Milla Prandelli

BEDIZZOLE

Incredibile tragedia tra i campi di Bedizzole, nell’entroterra del lago del Garda, una zona ricca di campagne e corsi d’acqua. In uno di essi sabato mattina è stato trovato Lucio Ragnoli: 38 anni, residente in paese. A fare la scoperta è stato un agricoltore che ha trovato il corpo dello sfortunato uomo in acqua con una freccia conficcata nel volto. Probabilmente Ragnoli era morto da qualche giorno, forse dopo avere sofferto pene atroci. L’agricoltore ha immediatamente chiamato il numero unico 112 e spiegato la situazione. Gli operatori della centrale di Brescia hanno mandato sul posto i carabinieri della zona, quelli del Comando di Brescia e quelli del reparto della Scientifica, che hanno cercato di ricostruire i fatti e capire come mai il trentottenne avesse una freccia infilzata nel volto, completamente ricoperto di sangue.

Le ipotesi sono varie anche se quella che appare più plausibile è che si tratti di un infortunio sportivo. Ragnoli, difatti, sapeva usare e deteneva legalmente una balestra. Nel caricarla ha probabilmente commesso un errore, facendo scoccare il dardo. Non è però nemmeno stato escluso un gesto estremo. Mercoledì si è svolta l’autopsia sul corpo del bedizzolese. È stato completamente escluso l’intervento di terze persone. Ragnoli, da tre anni, era senza lavoro e viveva nella dependance della villa dei genitori. La casa è stata ispezionata dai carabinieri e dai Vigili del fuoco che hanno cercato elementi utili a ricostruire gli ultimi momenti di vita dell’uomo.

Ragnoli era conosciuto in paese e non aveva frequentazioni sospette. Era solito fare camminate nei campi di Bedizzole e talvolta usare la propria balestra, che sarà analizzata per capire cosa sia esattamente successo e come sia stata utilizzata per riuscire a colpire in pieno la faccia dell’uomo, che ha riportato ferite letali, anche se la morte non dovrebbe essere sopraggiunta immediatamente. Probabilmente Ragnoli ha fatto qualche passo e poi è finito nel canale, dove è restato qualche giorno, fino a quando non è passato l’agricoltore. Quella zona, difatti, è frequentata solamente da residenti o da persone che conoscono bene i sentieri. A breve il corpo dell’uomo sarà restituito alla famiglia che potrà fissare la data dei funerali.