FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Morto sul lavoro a Lallio, operaio della Zanetti travolto e ucciso da un camion: addio al 49enne Andrea Menegoi

La vittima era residente a Bergamo. Alla guida del mezzo pesante l’autista di una ditta esterna che aveva terminato le operazioni di carico-scarico

I rilievi di polizia e vigili del fuoco fuori dalla Zanetti

Lallio (Bergamo), 8 agosto 2023 – Ancora un infortunio mortale sul lavoro nella Bergamasca. Dopo quello di Romano di Lombardia, ieri un operaio di 49 anni, Andrea Menegoi aveva 49 anni, residente in città (viveva nel quartiere di Loreto con la mamma novantenne) ha perso la vita dopo essere stato travolto da un camion che lo ha trascinato per alcuni metri. È successo nel piazzale dell’azienda Zanetti Formaggio, di Lallio, dove la vittima lavorava come addetto al confezionamento.

La disgrazia è avvenuta martedì alle 10.20 in via Madonna 12, una laterale della strada provinciale 525, dove si trovano diversi capannoni industriali. Secondo le prime informazioni, il mezzo stava uscendo dalla Zanetti quando l'operaio è passato davanti, a piedi. Complici dei punti ciechi all'uscita, probabilmente, l'autista non ha visto il 49enne e l'ha travolto. Sul posto sono intervenuti i soccorritori con un'automedica e due ambulanze, oltre alla Polizia stradale di Bergamo e i tecnici di Ats Bergamo per i rilievi di legge. Per estrarre la vittima finita sotto il pesante mezzo, sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Bergamo che hanno dovuto sollevare la cabina.

Chi guidava il camion

Sotto choc l'autista del mezzo, della Torello Trasporti, di Montoro, in provincia di Avellino, che con una nota della direzione parla di “tragica fatalità le cui dinamiche sono in fase di accertamento”. L'azienda "desidera esprimere la propria vicinanza alla famiglia della vittima e alla ditta con cui collaborava”. Rispetto all'incidente, si legge sempre nella nota, “le autorità stanno procedendo a svolgere le dovute indagini con l'obiettivo principale di determinare l'esatta dinamica dell'episodio".

La rabbia dei sindacati

La rabbia dei sindacati dopo l’ennesima disgrazia. Sono 14 a giugno 2023 (fonti Inail) gli infortuni mortali. mentre erano stati6 nel 2022). “Una profonda amarezza e un dolore grande”. Così la Filcams Cgil di Bergamo commenta l’infortunio mortale di ieri mattina mattina. Proprio il forte rischio di venire travolti era stato segnalato, per iscritto, lo scorso gennaio alla direzione dell’azienda dal Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza del sindacato.

La nota puntava il dito contro le criticità della movimentazione dei mezzi e contro il fatto che i lavoratori fossero costretti a transitare per tre passi carrai per raggiungere l’unico tornello di uscita. Il sindacato, anche con il suo segretario generale Nicholas Pezzè, manifesta tutta la “propria vicinanza e presenta le condoglianze alla famiglia del lavoratore scomparso”.

Per Danilo Mazzola, segretario provinciale Cisl Bergamo, “non dobbiamo abituarci alle tragedie. Qualcosa non sta funzionando come dovuto e il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro non trova la necessaria e dovuto applicazione”.

La replica della Zanetti

L’azienda dove è avvenuto l’incidente ha mandato un comunicato in cui esprime “profondo dolore e sconforto innanzi alla perdita del caro Andrea, nostro dipendente da quasi 30 anni, ragazzo eccezionale e benvoluto da noi e da tutti i colleghi”.

Afferma, inoltre, che all’avvertimento dei sindacati, "il Servizio di prevenzione e protezione dell’azienda aveva già formalmente fornito specifica risposta con nota del 10.2.23 e in ogni caso dai primi accertamenti sulla dinamica del sinistro non risulta correlazione alcuna tra la dinamica del predetto sinistro ed il rischio oggetto di segnalazione”.