Bergamo, 31 ottobre 2022 - La lite fra un automobilista e un centauro per banali questioni legate alla viabilità; forse una precedenza non data, forse una brusca frenata, forse altro ancora. Poi lo speronamento della moto e la caduta del pilota, Walter Angelo Monguzzi, agente di commercio di 55 anni, finito a terra e morto per le conseguenze dei traumi subiti. Ora il conducente della vettura è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. A darne notizia sono i carabinieri della compagnia di Bergamo. L'indagato è un 49enne incensurato, nato a Trescore Balneario e residente a Montello, incensurato. Il provvedimento è scattato ieri, poco dopo l'incidente da lui provocato, ma se n'è avuta notizia solo oggi.
La ricostruzione dell'accaduto
Questa la dinamica dell'episodio, così come è stata ricostruita dai militari dell'Arma. Verso le 12.30 automobilista e centauro si sono trovati con i loro mezzi a percorrere un tratto di strada in via Papa Giovanni a Montello, in corrispondenza di un incrocio. Qui si è acceso un diverbio, per questioni legate alla circolazione. Ancora non si sa chi abbia compiuto la manovra che ha portato i due protagonisti della vicenda a litigare. Quello che è certo è lo sviluppo drammatico dell'accaduto. I fatti non si sono chiusi come spesso accade, con reciproche recriminazioni da parte dei due conducenti e la ripresa dei reciproci viaggi.
Quando è scattato il verde, infatti, dopo pochi metri di marcia, l'automobilista, al volante di una Fiat Panda, ha colpito volontariamente - così è stato accertato dai carabinieri - la due ruote. Il centauro, in conseguenza dell'urto, è stato sbalzato per alcuni metri, finendo violentemente a terra. Il corpo è stato proiettato nell'altro senso di marcia, dove forse è stato colpito da un'altra vettura, che non è riuscita a evitarlo. Sul posto sono arrivati i soccorsi: per il motociclista, esamine a terra, non c'è stato nulla da fare.
Nel frattempo il conducente dell'utilitaria si è dato alla fuga. Subito i carabinieri, chiamati da alcuni testimoni dell'incidente, si sono messi sulle sue tracce. In poco tempo hanno identificato la sua abitazione, dove si sono recati per "aspettarlo". Al suo arrivo è stato condotto in caserma e lì interrogato sull'accaduto. Al termine degli accertamentio è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario: è stato portato in carcere a Bergamo. Nelle prossime ore l'interrogatorio con il giudice per le indagini preliminari.
Il precedente
Un episodio, quello avvenuto ieri, che riporta alla mente un analogo fatto accaduto sempre nella Bergamasca, il 4 agosto 2019 ad Azzano San Paolo, quando due giovani - Luca Carissimi, di 21 anni, e Matteo Ferrari, di 18, entrambi di Bergamo - erano morti (il primo poco dopo l'incidente e il secondo il giorno seguente in ospedale, dov'era giunto in condizioni disperate) mentre erano in moto, investiti da un automobilista, Matteo Scapin, che dallo scorso luglio si trova in carcere a seguito di una condanna definitiva della Cassazione a 11 anni e 4 mesi per omicidio volontario. Anche in quel caso l'incidente era stata una conseguenza di una lite avvenuta pochi minuti prima tra l'automobilista e i due ragazzi in moto, fuori da un locale. E, come ieri a Montello, l'automobilista aveva volutamente urtato la motocicletta.