MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Villa d’Almè, in moto contro un cervo: muore l’ungulato, ferito il centauro

Grosso spavento per un 18enne che a Villa d’Almè si è scontrato con un esemplare di 100 chili. Casi sempre più frequenti in provincia: l’anno scorso erano stati 73

La carcassa di un cervo dopo un incidente stradale

La carcassa di un cervo dopo un incidente stradale

Villa d’Almè (Bergamo) – Ancora un incidente stradale provocato da un cervo. È accaduto mercoledì sera, intorno alle 23,30, quando un diciottenne di Villa d’Almè, in sella a una moto, si è trovato di fronte all’improvviso un grosso esemplare di cervo di 100 chili, che stava attraversando la strada statale, all’altezza di via Fonderia.

Il giovane non è riuscito a evitare l’impatto e ha investito l’animale, un maschio di circa 3-4 anni, che è morto. Il ragazzo e la moto, invece, sono scivolati per circa 25 metri dopo l’impatto con l’ungulato. Fortunatamente il diciottenne non ha riportato ferite gravi. Ha dato lui stesso l’allarme ed è stato portato in ospedale a Ponte San Pietro con un’ambulanza in codice giallo. Sul posto, per effettuare i rilievi di legge, sono arrivati i carabinieri di Zogno e di Almenno San Salvatore. La carcassa del cervo è stata recuperata dai tecnici della Provincia di Bergamo.

Gli incidenti provocati dai cervi sono ormai un grosso problema per gli automobilisti. Il numero di schianti è in continua crescita. Nel 2024 sono stati 73, contro i 22 causati dai caprioli, i tre provocati dai cinghiali e uno da una volpe. Spiega Matteo Copia, comandante della polizia provinciale: “Un conto è scontrarsi con un capriolo di 25 chili, un altro schiantarsi contro un cervo da 150-200 chili. Sono proprio questi ultimi i casi che stanno crescendo sempre di più, anzi ormai rappresentano la quasi totalità. Gli incidenti sono raddoppiati in dieci anni, per fortuna finora non ci sono stati feriti gravi. La popolazione dei cervi è decuplicata in dieci anni nella Bergamasca”.

I cervi censiti sono 3.547. Sono sparsi fra i comprensori alpini di Val Brembana, Val Seriana, Val Borlezza e Val di Scalve. “Il cervo – prosegue Copia – è diffidente, il che significa che sta lontano dal rumore ed esce a mangiare di sera. Il problema quindi si verifica col buio lungo le strade che diventano meno trafficate e sono circondate non da boschi ma da prati. Gli incidenti più frequenti si verificano tra Endine e Sovere, in Val Borlezza tra Clusone e Sovere, in Val Seriana tra Ponte Nossa e Valbondione e in Val Brembana fra Camerata Cornello e Lenna”.