FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

Incubo banda del botto. Altro bancomat assaltato bottino ventimila euro

Il boato nella notte a Nembro, ad agire almeno tre malviventi. Al vaglio degli investigatori le riprese delle telecamere della zona.

I carabinieri passeranno al setaccio anche le immagini delle varie telecamere di sicurezza della banca e della zona per ricostruire i movimenti dei malviventi

I carabinieri passeranno al setaccio anche le immagini delle varie telecamere di sicurezza della banca e della zona per ricostruire i movimenti dei malviventi

Il conteggio si allunga ancora: da gennaio già dieci raid nella Bergamasca, il primo dopo il vertice che si è tenuto in Prefettura il 12 febbraio per cercare di arginare questo fenomeno. È la banda del botto che imperversa in provincia. Questa volta a Nembro, nel mirino il bancomat della filale della Banca Popolare di Sondrio, in piazza Umberto I, poco distante dalla chiesa di San Martino, una zona centrale del paese seriano. Bottino: 20mila euro.

I soliti ignoti sono entrati in azione nella notte tra venerdì e ieri. Il "blitz" è stato messo a segno intorno alle 3.30. Stando ad una prima ricostruzione da parte dei carabinieri della Compagnia di Bergamo, che si stanno occupando del caso, il colpo sarebbe opera di un gruppo di 3 o 4 persone con il volto coperto, ben attrezzate e organizzate. Sembra che i malviventi abbiano usato cariche di materiale esplosivo per sventrare i bancomat e arraffare le banconote contenute all’interno, prima di dileguarsi sfruttando le ore della notte.

È il modus operandi della banda del botto, che assalta le filiali, nel cuore della notte, facendo saltare gli sportelli automatici con la cosiddetta tecnica della "marmotta". In gergo si chiama proprio così, il congegno esplosivo artigianale che i malviventi infilano nelle fenditure dei bancomat, per scassinarli. Arraffate le banconote, la banda s’è prontamente dileguata con un bottino stimato è di circa 20mila euro. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri. Al vaglio le telecamere della zona per cercare di capire se questo colpo possa essere collegato ai precedenti (alcuni solo tentati, altri andati a segno). Già ieri mattina gli operai erano al lavoro per riparare le strutture danneggiate.

Per la Bergamasca resta alta l’allerta per il susseguirsi di assalti, un fenomeno che è stato al centro dell’ultimo incontro sulla sicurezza svoltosi in Prefettura dove, oltre alla conta degli episodi, si è cercato di mettere a punto strategie per cercare di arginare le incursioni e limitare i danni spesso ben più considerevoli dei bottini raccolti dagli assaltatori.

Francesco Donadoni