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Bergamo, sesso con lo studente di 13 anni. La prof pronta a un percorso di cura

Il giudice l'ha rimessa in libertà con il divieto di avvicinarsi al ragazzino

La donna è stata ascoltata in Tribunale a Bergamo

Bergamo, 28 giugno 2018 -  È tornata in libertà l’insegnante bergamasca di 40 anni finita nei guai nei giorni scorsi per aver avuto rapporti sessuali qualche settimana fa con un suo studente tredicenne (i 14 li ha compiuti da poco), con il quale aveva intrecciato una relazione. 

Il gip del tribunale di Bergamo, Marina Cavalleri, accogliendo la richiesta del legale della donna, l’avvocato Roberto Giannì, ha revocato la misura degli arresti domiciliari, che erano stati concessi alla quarantenne, e ha disposto quella meno afflittiva del divieto di avvicinarsi alla persona offesa. In sostanza, la professoressa può andare dove vuole, ma non può frequentare il ragazzino, né tantomeno contattarlo telefonicamente, attraverso messaggi o WhatsApp, o via email. 

La donna, che si è detta disposta a seguire un percorso di cura che l’aiuti a cercare di capire il cortocircuito di cui è stata vittima e che l’ha spinta tra le braccia dello studente, è sempre più provata per il clamore che ha assunto la vicenda che l’ha catapultata sulle prime pagine dei quotidiani e come protagonista dei maggiori talk show televisivi.  Anche ieri che è tornata libera, ha trascorso la maggior parte del tempo chiusa in casa, in compagnia dei due figli piccoli (avuti dal marito dal quale si sta separando), a parte una breve comparsata nel centro del paese dove vive per fare la spesa. Una vera e propria toccata e fuga, per evitare gli sguardi della gente, e poi il ritorno fra le mura della sua abitazione. «È molto provata - si limita a spiegare l’avvocato Giannì -. Penso che abbia bisogno di tranquillità e di riservatezza».