"Era molto amato e ha amato molto. L’amore era la grande fede della sua vita. Impariamo da quanto accaduto quanto siamo fragili. Bisogna imparare a discutere di tutto ma nel rispetto. Impariamo a non usare la violenza né con le parole né con le azioni. Che Walter ci aiuti a percorrere questa strada". Sono le parole di don Luciano Ravasio, parroco di Osio Sotto, ai funerali di Walter Angelo Monguzzi (nella foto), il cinquantacinquenne travolto e ucciso domenica scorsa a Montello dalla Fiat Panda guidata da Vittorio Belotti, in carcere con l’accusa di omicidio volontario. I due pare avessero litigato al semaforo e poi Belotti avrebbe investito Monguzzi, facendolo cadere. Quindi si è allontanato ed è stato raggiunto e arrestato poco dopo dai carabinieri. In tanti ieri si sono stretti alla madre, alla moglie e alla figlia di Monguzzi: un’altra sua moto è stata esposta sul sagrato. "Troverò il coraggio di lasciarti andare dove sei stato chiamato – le parole della moglie in lacrime –. Ti cercherò nello sguardo di nostra figlia Martina. Una risata e un rombo di moto mi riporteranno il tuo ricordo".
CronacaInvestito dopo una lite, ultimo saluto al motociclista