MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

La Scansada del Zenerù. Il rito scaccia inverno

ARDESIO (Bergamo) Sarà un omaggio al 60esimo anniversario della posa della croce in vetta al Monte Secco l’edizione di quest’anno...

Il rito agropastorale di cacciata dell’inverno proposto ogni 31 gennaio ad Ardesio dalla Pro loco

Il rito agropastorale di cacciata dell’inverno proposto ogni 31 gennaio ad Ardesio dalla Pro loco

ARDESIO (Bergamo)Sarà un omaggio al 60esimo anniversario della posa della croce in vetta al Monte Secco l’edizione di quest’anno della Scansada del Zenerù, il rito agro pastorale di cacciata dell’inverno proposto ogni 31 gennaio ad Ardesio dalla Pro Loco. Un rito propiziatorio legato alla vita agropastorale e in cui il fuoco e i campanacci sono due degli elementi principali del rituale che ha trovato nella grande partecipazione collettiva e trasversale anche tra generazioni la forza per rinnovarsi in tutti questi anni. L’appuntamento è per venerdì 31 gennaio, l’ultimo giorno della merla, uno dei più freddi dell’anno e un tempo considerato momento di passaggio tra inverno e primavera. Sono attese migliaia di persone che raggiungeranno Ardesio per unirsi agli abitanti e alla popolazione dell’alta Valle seriana per scacciare Zenerù (o Gennaione), personificazione del freddo inverno, della brutta stagione, facendo un gran baccano con campanacci legati in vita, ma anche latte di metallo, corni, raganelle di ogni dimensione. Il chiassoso corteo accompagnerà come sempre il carro del fantoccio del Zenerù che, ogni anno con sembianze diverse, proverà a fuggire dal suo inevitabile destino: il rogo. E quest’anno lo farà con un escamotage celebretativo, deciso come sempre da Flaminio Beretta, l’eremita ardesiano autore anche della tradizionale poesia. Per omaggiare il 60 anniversario della posa della croce al Monte Secco, Zenerù cercherà di ricostruirla in legno. Ma non servirà a salvarlo dal suo destino: bruciare sul rogo.

Michele Andreucci