FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Omicidio Sharon Verzeni, indagini tradizionali e super tecnologia per dare un nome all’assassino

Indagini tradizionali e tecnologiche si intrecciano nel caso di Terno d'Isola. Risultati attesi dai Ris di Parma per risolvere il mistero. Reperti e telecamere al centro delle indagini.

Resta ancora un mistero l'omicidio di Sharon Verzeni

Resta ancora un mistero l'omicidio di Sharon Verzeni

Terno d’Isola (Bergamo), 12 agosto 2024 – Da una parte le indagini tradizionali, dall’altra quelle tecnologiche effettuate con l’uso di strumentazioni sofisticate utilizzate dai Ros che hanno affiancato nel lavoro i colleghi del Nucleo investigativo di Bergamo coordinati dal pm Marchisio. Si lavora con una manovra a tenaglia per risolvere il giallo di Terno d’Isola, l’omicidio di Sharon Verzeni che a distanza di quasi due settimane non presenta ancora il conto. Non c’è un chiaro movente, ci sono alcune piste prevalenti su altre che vengono "attenzionate" dagli investigatori, il che fa presupporre un certo orientamento nelle indagini. Per questo motivo si confida anche nei risultati dei Ris di Parma.

Questa settimana potrebbero arrivare le risposte sui reperti inviati ad analizzare nei laboratori scientifici subito dopo il delitto: i vestiti che la sera tra il 29 e il 30 luglio indossava la vittima durante la camminata, i tamponi sul corpo, i coltelli sequestrati nei garage e nelle abitazioni dei pregiudicati che abitano in zona. Sharon indossava una maglietta. Il suo assassino potrebbe aver avuto un contatto con lei al momento dell’aggressione, tracce biologiche da cui ricavare un dna: anche questo è uno snodo importante. Così come lo sono le immagini delle telecamere che si stanno vagliando alla ricerca di un elemento, un dettaglio.

Sharon Verzeni, uccisa a coltellate a 33 anni, con il compagno Sergio Ruocco, 37 anni: avrebbero dovuto sposarsi nel 2025
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Anche il cellulare della 33enne barista (lavorava al Vanilla di Brembate) potrebbe custodire qualche indizio, anche per ricostruire la personalità della vittima, le sue frequentazioni, amicizie, i suoi contatti (pochi). Sharon era uscita di casa intorno a mezzanotte. Lo stesso percorso di circa mezz’ora (come ha confermato il compagno Sergio Ruocco) anche se nei fine settimana poteva essere più lungo. Una consuetudine camminare a quell’ora, anche se è buio. Sharon passa dal centro sportivo, arriva in piazza VII Martiri e poi imbocca via Castegnate dove viene ripresa per l’ultima volta. Percorre qualche metro prima di essere accoltellata. Quel tratto non è coperto da telecamere, un vantaggio per l’assassino.