MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Il lago di Endine torna a respirare: rimosse 20 venti tonnellate di piante infestanti

Argine alla proliferazione della macrofite che negli ultimi due anni hanno causato vari problemi. Potendo contare per la prima volta da fondi stanziati dalla Regione si è agito in via preventiva

Nei giorni scorsi il primo sfalcio effettuato dai mezzi anfibio ha permesso di eradicare 20 tonnellate di piante acquatiche

Nei giorni scorsi il primo sfalcio effettuato dai mezzi anfibio ha permesso di eradicare 20 tonnellate di piante acquatiche

ENDINE – L’obiettivo è quello di creare le condizioni di sicurezza per i fruitori del lago, sia in campo turistico che in campo sportivo, evitando che lo specchio d’acqua diventi una enorme palude. È iniziata con qualche mese di anticipo rispetto agli altri anni l’operazione di sfalcio delle macrofite (piante acquatiche che si sono adattate a vivere sommerse o galleggianti nell’acqua) e delle alghe che infestano il lago di Endine da parte dell’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo Endine e Moro, attraverso la sua società controllata Mpl (Manutenzione e promozione laghi).

L’ente guidato da Alessio Rinaldi e la società amministrata da Marco Terzi hanno ottenuto da Regione Lombardia l’impegno a finanziare, per due anni, un progetto mirato in maniera specifica a contrastare la proliferazione delle piante acquatiche: nelle estati del 2024 e del 2023 i due enti erano stati costretti a rincorrere l’emergenza, mentre quest’anno, potendo contare su 300mila euro stanziati dal Pirellone (150mila per il 2025 e altrettanti per il prossimo anno), hanno potuto avviare i primi interventi.

Eseguendo quanto indicato dalla società ambientale Graia di Varese, nei giorni scorsi il primo sfalcio effettuato dai mezzi anfibio ha permesso di eradicare 20 tonnellate di piante acquatiche nella zona di Endine, proprio quella che negli ultimi tempi ha maggiormente risentito della proliferazione delle macrofite. “è stato un taglio preventivo – sottolinea l’amministratore di Mpl, Marco Terzi –. Ne seguirà uno a giugno e uno a fine estate. Lo scopo è quello di garantire la sicurezza a chi frequenta il lago di Endine”.