Potrebbe essere un malore la causa del decesso del 64enne caduto dalla scaletta di una cisterna di gasolio. Una altezza limitata e proprio questo ha fatto propendere per il malore improvviso. La disgrazia ieri nel primo pomeriggio, intorno alle 14.40 all’interno dell’azienda Cava Ghisalba, che si trova sulla provinciale 9, a ridosso dei confini tra Ghisalba e Calcinate. Originario di Cassano, Fabrizio Ghezzi, autotrasportatore, l’uomo era sul posto per trasportare del gasolio, in uso ai mezzi della stessa cava. Sarebbe caduto da una delle cisterne, dopo aver concluso le operazioni di carico. Scattato l’allarme sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato l’automedica e la Croce rossa di Martinengo, ma quando il personale sanitario ha raggiunto la cava, per il lavoratore non c’è stato più nulla da fare. Sul posto per i rilievi i carabinieri della Compagnia di Treviglio e i tecnici dell’Ats.
E sempre ieri a Comun Nuovo un operaio di 67 anni è caduto da una scala portatile in una ditta di raccolta e recupero di rifiuti situata nella zona. L’incidente si è verificato alle 7,15. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe caduto da una altezza di circa 1,5 metri. L’operaio ha riportato una trauma cranico. La centrale operativa del 118 ha inviato l’automedica e l’ambulanza che poi ha provveduto al ricovero del ferito in codice giallo all’ospedale per essere sottoposto ad accertamenti. Per i rilievi di legge presenti i carabinieri della Compagnia di Bergamo assieme ai tecnici Ats Prevenzione sicurezza ambiente di lavoro (Psal) di Bergamo.
E anche a Darfo (Brescia) un muratore di 54 anni, Gashi Famir, di origine kosovara, residente a Rovato, ha perso la vita vittima di un attacco cardiaco. È successo ieri mattina nel cantiere della scuola elementare e media Ungaretti di via Ghislandi. Dove ieri mattina un muratore di 54 anni è stato vittima di un attacco cardiaco. L’uomo era dipendente di un’impresa edile. Il muratore che già nel tempo aveva sofferto di problemi cardiaci, mentre stava lavorando improvvisamente si è accasciato a terra. I primi a correre i suoi aiuto i colleghi e le persone presenti nel cantiere dove si stava eseguendo un intervento di messa a norma sismica. Sono stati avviati tempestivamente i tentativi di rianimazione, in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici. Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi, il 54enne non ce l’ha fatta.
Francesco Donadoni