Bergamo – Lavorava come addetto al confezionamento alla Zanetti Formaggi di Lallio Andrea Menegoi, il 49enne travolto e ucciso da un camion nel piazzale dell’azienda nella mattinata di ieri martedì 8 agosto.
Un lavoro a cui Menegoi teneva molto, tappa importante di un percorso di autonomia ed emancipazione che l’uomo aveva da tempo intrapreso, desideroso di superare la sua disabilità. Un percorso che lo aveva anche portato a partecipare al progetto “Welcome, una casa per noi” dell’associazione Abilitare Convivendo di Mozzo e iniziare una convivenza, durante i weekend, con altri disabili in un appartamento messo a disposizione dal Comune di Mozzo, con il sostegno di un educatore. Un modo per prendere dimestichezza la vita domestica, imparare a gestire in autonomia una casa e convivere con altre persone.
Proprio l’associazione Abilitare Convivendo ha ricordato Andrea sulla propria pagina Facebook, dedicandogli una commovente poesia: “Nel tempo di una vita, nasce un fiore che porta gioia a chi lo incontra. Grazie Andrea per essere il fiore nel nostro cammino”.
Menegoi, che abitava a Bergamo con l’anziana madre, Emidia Olmetti, 89enne, era anche attivo a suo volta nel volontariato nel Gruppo Volontari di Curno, storica associazione di Curno che si occupa dell’assistenza e dello svago di persone con disabilità attraverso lo sport, i laboratori teatrali, gite e vacanze estive.
Anche il gruppo di Curno ha dedicato un pensiero ad Andrea sulla pagina Facebook con un fiocco nero in segno lutto e il messaggio “Ciao Andrea!”. “Una persona sempre gentile, sorridente ed educato – hanno aggiunto i volontari – Grazie per aver camminato con noi”. Proprio con l’associazione di Curno avrebbe dovuto partire per una vacanza a Lignano Sabbiodoro il prossimo 20 agosto.