Da alcuni giorni un tratto di strada era già delimitato da new jersey di cemento a causa della presenza di crepe sull’asfalto, ma da lunedì la situazione sulla strada comunale che costeggia il lago del Bernigolo, nel territorio comunale di Moio de’ Calvi, in Val Brembana, è peggiorata a seguito delle piogge di questi giorni che hanno provocato l’apertura di una voragine. La strada, che dà accesso alle abitazioni del Cantone San Maria, alla storica azienda di acqua minerale "Stella Alpina" e alla centrale Enel, è stata chiusa. Per i residenti, oltre il tratto di strada franato, c’è una via alternativa: la stretta strada del Bernigolo che sbuca all’altezza dello svincolo per Branci-Roncobello. Strada, però, in considerazione dei tornanti molto stretti, non percorribile dai mezzi pesanti che abitualmente raggiungono l’azienda di acqua minerale "Stella Alpina", che si trova quindi a subìre i disagi maggiori.
"Non sappiamo cosa fare – sottolinea Giacomo Papagni, ad dell’azienda aperta nel 1956 e che oggi conta 14 dipendenti –. Non possono arrivare le bottiglie vuote e neppure ripartire quelle piene. Abbiamo due tir bloccati, dovrebbero andarsene ma non possono. Se non si fa qualcosa velocemente rischiamo la chiusura. Già ora per noi i danni sono importanti. Eppure la situazione di rischio frana della strada era nota da tempo, almeno dal maggio dello scorso anno quando abbiamo segnalato le crepe al Comune. Ma anche Enel, che è competente per il lago, ne era a conoscenza. Purtroppo da anni non si fa manutenzione del lago, non viene ripulito. Così in centro si è formato un isolotto e a lato la corrente ha continuato a erodere le sponde e ora è arrivata alla strada".
Immediata la replica del sindaco di Moio de’ Calvi, Alessandro Balestra:"L’Enel, tra il 2020 e il 2022, è già intervenuta con opere di messa in sicurezza per 300mila euro. Ora interverrà per un centinaio di metri con 400mila euro, mentre il Comune con un intervento da un milione di euro. Il cantiere doveva aprire il 17 febbraio, vedremo, in accordo con Enel, di anticiparlo così da fare un primo intervento di messa in sicurezza e poter ripristinare il transito dei mezzi pesanti".
Michele Andreucci