Terno d’Isola (Bergamo) – Amava gli animali e si spendeva per aiutare a far adottare i cuccioli della zona. Un tassello del suo carattere che rispecchia un animo sensibile. Sharon Verzeni era anche questo. Ma chi l’ha uccisa, è una delle ipotesi su cui si sta lavorando, potrebbe aver agito spinto da un movente forte. Uno che forse la conosceva e che magari si era invaghito di lei. Respinto o non considerato, ha armato la mano e colpito alle spalle quattro volte (tre alla schiena e una al torace) mentre Sharon stava camminando per la sua solita sgambata. Spesso da sola, qualche volta con il compagno.
Le indagini
Ci stanno lavorando gli investigatori, i carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, affiancati dai colleghi del Ros - crimini violenti. Il movente, che ancora sfugge. Non si trascura nemmeno il gesto di un balordo incrociato casualmente dalla vittima la notte tra il 29 e il 30 luglio in via Castegnate, a Terno d’Isola. Ma il ventaglio per chi indaga, almeno in questa fase, è più ampio, aperto a 360 gradi, dove nulla viene scartato. Anche se, a una decina di giorni dall’omicidio, qualche scrematura è stata fatta. Con il trascorrere delle ore, e in base agli elementi in possesso, l’ipotesi della rapina finta nel sangue ha perso di credibilità. Così come la posizione del compagno di Sharon, l’idraulico Sergio Ruocco: il suo alibi è ritenuto attendibile. Una coppia tranquilla che aveva in progetto di sposarsi. Vengono monitorati personaggi della zona o dei paesi limitrofi con la fedina penale non proprio immacolata. Sicuramente verrà risentito ancora per mettere a fuoco altri dettagli di Sharon sin qui sfuggiti, sicuramente nella loro casa di via Merelli (ancora sotto sequestro) i carabinieri faranno un altro sopralluogo, ma rientra nel lavoro di routine in una indagine.
I fotogrammi
Sono state acquisite le immagini di 50 telecamere, si stanno visionando le immagini comprese tra un’ora prima e un’ora dopo il delitto. Potrebbe aver ripreso qualcuno che si allontanava dalla zona. Già, anche perché non è ancora chiaro come e da che parte è scappato l’assassino. Poi c’è l’attività sui cellulari, su quello di Sharon e del compagno, si incrociano dati, si analizzano le chiamate in entrata e in uscita.