FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Condannato a undici anni: sfoga l’ira, rischia la denuncia

Bergamo, alla sbarra per maltrattamenti nei confronti della ex: dopo la sentenza scatta la furia. Intervengono gli agenti per placarlo. La parte civile esce dall’aula impaurita e tremante

L’ultima impresa del rapinatore. Condannato a undici anni. Sfoga l’ira, rischia la denuncia

Bergamo – È il contraccolpo alla lettura della sentenza che lo condanna alla pena di undici anni per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della sua ex moglie. L’imputato, G.M. 36 anni di Casirate d’Adda, siede nel box in vetro. Appena il presidente del tribunale collegiale pronuncia la sentenza, l’imputato ha uno scatto di rabbia. Una furia. Scalcia una sedia, per placcarlo intervengono quattro agenti di Polizia penitenziaria. I parenti provano a calmarlo. La vittima, una 27enne, estetista di Muggiò, parte civile con l’avvocato Cainarca, esce dall’aula accompagnata dalla mamma e da un loro amico. È bianca in volto, trema, ha paura. La scena dura alcuni minuti. Il giudice fa mettere a verbale: non è da escludere che nei confronti dell’imputato possa scattare una denuncia.

È terminato così il processo a carico del 36enne, che solo una settimana fa era stato condannato a otto anni per una serie di rapine in sale slot della Bergamasca. Condanna a undici anni per i reati commessi in maniera continuativa, in un medesimo contesto di tipo famigliare e in danno alla medesima persona. Il tribunale ha disposto alla parte civile una provvisionale di 15mila euro. Durante la sua deposizione la vittima aveva raccontato il suo calvario fra agosto 2022 e aprile 2023. "Non potevo mettere i tacchi o truccarmi. Potevo indossare solo biancheria che voleva lui e la maglietta della salute sotto le altre maglie. Non potevo uscire. E le botte quando era incinta".

Mentre questa è una storia di ossessione e stalking dove a rivolgersi ai carabinieri è stato un 37enne di Terno d’Isola esasperato dai ripetuti inquietanti atteggiamenti dell’ex fidanzata che non voleva rassegnarsi alla fine della loro relazione. La donna, una 36enne italiana di Calusco d’Adda non aveva preso affatto bene la fine del loro rapporto nel 2018, anno in cui aveva iniziato a compiere atti persecutori nei confronti dell’uomo. La donna mostrava un atteggiamento preoccupante mettendo in atto veri e propri appostamenti e pedinamenti. Al punto che la vittima a novembre si era presentato alla stazione dei carabinieri del paese della ex e aveva sporto denuncia: il gip settimana scorsa ha emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti della 36enne. Alla donna nei prossimi giorni verrà applicato il braccialetto elettronico.