Oltre ai maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti, c’è anche un’ipotesi di omicidio colposo nel fascicolo sulla Rsa Bramante di Pontida, finita nell’inchiesta della procura dopo il blitz dei carabinieri lo scorso 27 febbraio. Quel giorno scattarono le prime misure cautelari interdittive nei confronti di una operatrice socio sanitaria di 34 anni originaria del Costa d’Avorio; mentre per un’altra collega e due dirigenti della struttura fu disposto il divieto temporaneo di esercitare la professione. Ora, a distanza di quasi un anno, nel registro degli indagati è stato iscritto anche un altro infermiere, con un’accusa ancor più grave. L’indagine è nata dopo la segnalazione di due operatrici che lavoravano nella struttura. All’inizio chiesero di non esporsi. E proprio dalle segnalazioni è stato scoperto il caso dell’infermiere indagato per omicidio colposo: stava accompagnando l’ospite sulla sedia a rotelle quando avrebbe intrapreso “manovre imprudenti a velocità elevata“, provocando la caduta della persona deceduta qualche tempo dopo. Per fare luce sull’accaduto si è ricorso all’istituto dell’incidente probatorio. Il pm Magnolo, a capo delle indagini, ha inoltre disposto una consulenza medico legale sul corpo della vittima.
CronacaMaltrattamenti alla rsa: s’indaga per omicidio colposo