Bergamo, 27 aprile 2022 - Non c’erano dubbi. Ma anche l’autopsia, effettuata ieri mattina al Papa Giovanni XXIII, ha confermato che Romina Vento, 43 anni, è morta annegata nell’Adda. Il suo corpo era stato trovato dai sommozzatori vicino alla diga. In carcere per omicidio volontario aggravato il compagno Carlo Fumagalli, 49 anni. Ora si trova ancora ricoverato in una camera blindata del reparto di Psichiatria del Papa Giovanni XXIII, dopo un tentativo di suicidio. Ma non appena le sue condizioni miglioreranno tornerà in via Gleno. Nel frattempo ha cambiato difensore, ora lo assiste l’avvocato Bosisio, di Bergamo.
L’omicidio era avvenuto nella sera del 19 aprile A Fara Gera d’Adda, dove la coppia viveva assieme ai loro due figli di 10 e 15 anni, in un appartamento di via Udine. Carlo e Romina, entrambi originari di Vaprio d’Adda, operai da qualche tempo erano in crisi. Lei aveva manifestato la sua intenzione di lasciarlo. Fumagalli dal 2021 era in cura a causa di un disagio psichico profondo. Da tempo assumeva farmaci per controllare deliri notturni e le ossessioni che lo affliggevano. Ma cinque settimane aveva smesso di prendere i medicinali. Quella sera lui era andato a prendere Romina all’uscita dal lavoro. Prima hanno accompagnato a casa un collega di Romina, poi i due hanno iniziato a discutere.
Ad un certo punto il 49enne ha accelerato e l’auto, la Renault Megane è finita nell’Adda dove l’acqua non è molto alta. E mentre lei cercava aprire la portiera della vettura per mettersi in salvo, lui l’ha afferrata e le ha messo la testa sott’acqua. La sua intenzione era quella di uccidere, come ha fatto capire al gip.