FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Medolago, 16enne si tuffa nell’Adda e muore sotto gli occhi dei genitori

La vittima, residente nel Milanese, è stata trascinata via dalla corrente. Inutili i tentativi di soccorere il ragazzino

Le ricerche del ragazzino

Medolago (Bergamo), 12 maggio 2024  – Il primo caldo, la voglia di fare un bagno nel fiume. Ma per un 16enne, P.B. origini sudamericane residente a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, il tuffo nelle acque dell’Adda si è rivelato tragico. La disgrazia ieri intorno all’ora di pranzo a Medolago, territorio Bergamasco. Il corpo privo di vita è stato recuperato a tre metri di profondità. Secondo le prime informazioni, il ragazzo era con la famiglia e amici nella “spiaggia” di Medolago, una zona molto frequentata soprattutto nei giorni festivi, e dove già in passato il fiume aveva “inghiottito” altri bagnanti poco esperti.

E una bella domenica di maggio, temperature più che primaverili, sono un invito per un bagno. Il 16enne entra in acqua, raggiunge a nuoto la sponda opposta dell’Adda. Ma quando tenta di tornare a riva nella seconda traversata non è riuscito, data la forte corrente che in quel punto è pericolosa. Il ragazzo apparso in difficoltà ha chiesto aiuto più volte, ma all’improvviso è stato visto finire sott’acqua risucchiato dalla corrente che lo ha trascinato giù. Le forze sono venute meno e non è più riuscito a riemergere. Diverse le persone, da entrambe le rive, che hanno cercato di salvare il 16enne tuffandosi in acqua. Vani i tentativi, i soccorsi sono intervenuti velocemente. L’allarme è stato immediato.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Monza e Milano con una squadra ordinaria, gli specialisti del soccorso acquatico, i sommozzatori e gli aerosoccorritori del Reparto volo Lombardia a bordo dell’elicottero “Drago 141”. Il ragazzo è stato individuato dall’equipaggio dell’aeromobile lungo il corso del fiume, all’altezza di Medolago. Successivamente, è stato recuperato con la collaborazione degli specialisti fluviali: il suo corpo senza vita era sott’acqua a circa 3 metri di profondità. Presenti anche i carabinieri della Compagnia di Zogno per i rilievi di legge. La salma è stata composta nella camera mortuaria a disposizione dell’autorità giudiziaria, e il pm di turno deciderà se far eseguire l’autopsia.