MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Migranti e tensioni, il caso della piccola Taleggio: 100 abitanti, 95 ospiti. "Non è accoglienza"

Nuovi arrivi, il sindaco scrive al prefetto: i residenti sono preoccupati, ci aspettavamo donne e bambini. La risposta: situazione mutata. I carabinieri chiamati a compiere maggiori verifiche

Una casa dove sono accolti i migranti a Taleggio, nella Bergamasca

Taleggio (Bergamo) – La Prefettura ha assicurato che la situazione migliorerà presto. Ma intanto a Taleggio i residenti stanno vivendo giorni di tensione a causa di un nutrito gruppo di richiedenti asilo, 70 migranti (maschi e femmine di etnie diverse) ospitati da maggio nell’ex colonia ambrosiana della diocesi di Milano, in località Sottochiesa, a cento metri dal municipio. Il tutto in un paese di cento residenti, la maggior parte anziani che vivono soli e che hanno manifestato la loro preoccupazione.

Stando alle segnalazioni ricevute dal sindaco di Taleggio, Gianluca Arnoldi, la convivenza con la popolazione sta diventando problematica, tanto che il primo cittadino ha scritto al prefetto. "Mi era stata assicurata la presenza di sole donne e bambini, non superiore a 50, numero adeguato alla struttura e alla popolazione di Sottochiesa. Siamo preoccupati, la cittadinanza ci ha manifestato preoccupazione. Siamo arrivati ad avere 95 migranti. Siamo disponibili all’accoglienza, ma chiediamo che arrivino solo donne e bambini".

La tesi. “Così com’è attuata l’accoglienza è poco dignitosa. C’è stata anche una ribellione per la scarsità e il tipo di cibo somministrato, con l’intervento dei carabinieri. La situazione ora è migliorata, ma rimane la nostra richiesta di avere solo donne e bambini". Dalla Prefettura di Bergamo arrivano rassicurazioni: "Abbiamo invitato i carabinieri a un maggiore controllo. Si tratta comunque di migranti giovani e non pericolosi”.

"Da parte del sindaco abbiamo trovato disponibilità, inizialmente eravamo riusciti a soddisfare la sua richiesta di avere solo donne, poi però gli sbarchi sono diventati tutti maschili e non ci è stato più possibile". Rassicurazioni arrivano anche dalla cooperativa che gestisce l’accoglienza.