Bergamo, 29 aprile 2023 – Continua ad essere avvolta nel mistero la morte di Stefania Rota, la 62enne trovata senza vita sul pavimento della sua casa a Mapello venerdì scorso, probabilmente a oltre un mese dal suo decesso.
L’ipotesi prevalente al momento sembra essere quella di un malore improvviso. La donna, infatti, aveva problemi di salute, ma l’autopsia, effettuata mercoledì, non ha chiarito le cause, e per questo sono stati chiesti ulteriori approfondimenti.
I dubbi
Quando i vigili del fuoco hanno fatto irruzione nell’appartamento di via XI Febbraio, dove la 62enne viveva da sola, era a terra, in salotto. La porta di casa chiusa a chiave dall’interno. Ma sono altri gli elementi che non tornano e che lasciano aperto ancora un alone di incertezze, a maggior ragione visto che all’esterno dell’abitazione i carabinieri hanno messo anche i sigilli. Ciò lascia pensare che gli investigatori vogliono chiarire i dettagli che non tornano. A partire dalla sua auto, una Ford Fiesta blu che ancora non si trova.
I vicini
I vicini raccontano che solitamente la parcheggiava sul vialetto di casa. Così come ancora non sono stati trovati il cellulare e la borsa della donna. Ed è proprio per fugare ogni dubbio che la procura ha annullato il via libera alla sepoltura, inizialmente concesso, per disporre l’autopsia. "Era una signora molto riservata – taglia corto la sindaca Alessandra Locatelli -. Veniva in municipio per fare dei lavoretti durante le feste di Natale, ma non la si incontrava spesso in paese".
Chi era?
"Riservata", "discreta", "abitudinaria". Sono gli aggettivi scelti dalla maggioranza delle persone che la conoscevano, anche solo di vista. "Stefania Rota conduceva un’esistenza solitaria, ma non per questo aveva qualcosa da nascondere. Attorno alla sua vita privata, non sarebbero emerse ombre. I genitori erano mancati da tempo, lei era figlia unica. Lavorava nell’assistenza di anziani e malati, e i parenti pensavano fosse andata al mare con loro. Inizialmente si era pensato che la 62enne si trovasse al mare, in Liguria, per seguire proprio un anziano di cui si prendeva cura. I parenti, che non la sentivano con regolarità, hanno cominciato a preoccuparsi quando anche le chiamate al telefonino andavano a vuoto. Anche se la cassetta della posta, a quanto pare, era stata svuotata.