FRANCESCO SARUBBI
Cronaca

Morto nel pestaggio. Due indagati a giudizio

Chiesto il rito immediato per un marocchino e un calabrese. Colpirono Mikola Ivasiuk.

Mykola Ivasiuk, 38 anni, originario di Leopoli, aveva una figlia in Ucraina La sera del 19 agosto è stato picchiato a morte davanti al Rosy bar

Mykola Ivasiuk, 38 anni, originario di Leopoli, aveva una figlia in Ucraina La sera del 19 agosto è stato picchiato a morte davanti al Rosy bar

Chiesto il giudizio immediato per i due indagati dell’omicidio preterintenzionale di Mikola Ivasiuk, 38 anni, cittadino ucraino (originario di Leopoli, in Ucraina aveva una figlia di 16 anni), in Italia da nove anni, morto dopo essere stato colpito con un pugno in faccia e con bicchiere di vetro rotto sulla nuca. Il 38enne aveva barcollato qualche istante prima di cadere rovinosamente a terra, all’esterno del Rosy bar, a Casazza, un locale gestito da cinesi lungo la Statale 42, in passato chiuso dai carabinieri per motivi di ordine pubblico.

I fatti la sera del 19 agosto. Gli indagati sono A.M.M., marocchino, 33 anni, in Italia senza fissa dimora, attualmente in carcere a Bergamo (assistito dall’avvocato Bonomo); e M.R., 40 anni, origini calabresi, pure in carcere in via Gleno, difeso dagli avvocati Furnaro e Scalvi. Ai due il pm Marchina, titolare del fascicolo, contesta l’aggravante dei futili motivi. È già stata fissata anche la data della prima udienza, che sarà il 16 aprile alle 9. I difensori hanno tempo quindici giorni dalla notifica del decreto di giudizio immediato per presentare richiesta di rito abbreviato. Per una terza persona è stata chiesta l’archiviazione. Un video ha ripreso tutte le fasi dell’aggressione. Avevano bevuto. Si accende una discussione che ben presto trascende: secondo la ricostruzione degli inquirenti, il calabrese avrebbe colpito la vittima sferrandogli un violento pugno con la mano destra sotto la mandibo sinistra, pugno che provocava una rotazione del capo. A quel punto il marocchino si avventava su Ivasiuk colpendolo con un bicchiere al capo. I due aggressori hanno attirato la vittima verso di loro: il marocchino gli toglieva la maglietta e il gesto faceva ruzzolare a terra l’ucraino che nella caduta picchiava il volto, procrurandosi un trauma alla testa e una vasta emorragia che ne cagionava il decesso.Il marocchino era stato fermato in Spagna.

Francesco Donadoni