Mozzo, 14 dicembre 2023 – Ha approfittato della pausa pranzo per rapinare un ufficio postale. L’allarme lanciato con tempestività, però, gli è stato fatale: le forze dell’ordine sono accorse sul posto e lo hanno bloccato a pistola (finta) “ancora calda”.
L’assalto è andato in scena verso le 13.30 a Mozzo, paesone all’inizio della Val Brembana, a pochissimi chilometri da Bergamo. L’uomo, un 45enne bergamasco, è entrato nella struttura con volto coperto e pistola in pugno, intimando i dipendenti di consegnargli tutto il denaro presente nelle casse degli sportelli e i telefoni cellulari. Subito è scattato l’allarme, raccolto in tempo dalla centrale operativa dei carabinieri di Bergamo.
Sul posto è stata inviata una gazzella della stazione di Curno, impegnata in alcuni controlli in zona. I militari, poi raggiunti dai colleghi della Radiomobile, sono entrati nell'ufficio postale, trovando il rapinatore ancora all'interno dei locali. Dopo avergli ordinato di gettare l'arma, i carabinieri hanno disarmato e immobilizzato l'uomo, un 45enne bergamasco con precedenti specifici.
La pistola che aveva utilizzato - fanno sapere i carabinieri in una nota - è risultata finta: era una riproduzione fedele di una Glock, priva di tappo rosso. I 450 euro in contanti rubati e i cellulari sottratti al direttore e a una dipendente dell'ufficio postale sono stati riconsegnati alle vittime.
L'uomo è stato arrestato in flagranza con l’accusa di rapina aggravata e trasferito nel carcere di Bergamo. I carabinieri stanno ora verificando se sia il responsabile anche di altri analoghi episodi avvenuti di recente ai danni di uffici postali di Bergamo e in quello di Mozzo, già rapinato nei mesi scorsi.