Sequestrata casa della ’ndrangheta

La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha sequestrato ad Albano Sant’Alessandro un appartamento e un’autorimessa di proprietà della cosca Bellocco di Rocco Sarubbi

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Bergamo, 1 maggio 2015 - La 'ndrangheta da tempo ha messo radici nel Nord Italia e investe i suoi capoitali anche nella provincia di Bergamo. L’ennesima conferma arriva dall’ultima operazione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha sequestrato ad Albano Sant’Alessandro un appartamento e un’autorimessa di proprietà della cosca Bellocco, di Rosarno. Quei beni, uniti ad altri sparpagliati tra le province di Reggio Calabria, Mantova, e a Cologne, in provincia di Brescia, per un valore di 4,5 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato nell’ambito di una operazione denominata “Blu Call” partita da Reggio Calabria.

I beni sequestrati erano intestati a undici persone legate a vario titolo alla cosca di Rosarno. L’indagine, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria aveva portato nel 2012 all’arresto di 23 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi da fuoco, riciclaggio, rapine e intestazione fittizia dei beni. Nel corso dell’inchiesta era emerso il radicamento della cosca Bellocco in Lombardia, Emilia Romagna e Svizzera. Le indagini hanno dimostrato che i destinatari dei beni sequestrati, in virtù della loro appartenenza alla ‘ndrangheta, erano riusciti, con il profitto derivante da numerose attività illecite ,ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, denaro che poi veniva reinvestito nell’acquisto di società, aziende, e immobili e altro.