Non diffamò la comandante in campagna elettorale. Assolto candidato sindaco

Alberto Candellero: ripristinata la mia immagine

Non diffamò la comandante in campagna elettorale. Assolto candidato sindaco

Non diffamò la comandante in campagna elettorale. Assolto candidato sindaco

Non diffamò la comandante della polizia locale di Azzano San Paolo, Silvia Palladini, alla conferenza stampa durante la campagna elettorale del 2019, quando Alberto Candellero era candidato sindaco. La sua vicenda giudiziaria si è conclusa ieri davanti al giudice Palermo con l’assoluzione "perché il fatto non costituisce reato": le dichiarazioni di Candellero (assistito dall’avvocato Matteo Acquaroli) fatte ai giornalisti dopo l’esposto presentato in procura non erano diffamatorie. "Non ho mai avuto un atteggiamento aggressivo - ha sottolineato Candellero, presente in aula -: mi aspettavo di essere assolto". Sentenza in cui credeva e che ritiene utile "per ripristinare la mia immagine che in qualche modo è stata rovinata da questa vicenda, sia per le elezioni del 2019 che per queste del 2024". Era fine aprile 2019, piena campagna elettorale. Candellero è uno dei due candidati sindaco. "Il suo gruppo - ha spiegato il difensore - era stato oggetto di una serie di controlli da parte della polizia locale dal 27 aprile al 5 maggio, in modo diretto e indiretto. Nell’esposto viene stigmatizzata non la richiesta di rispettare la disciplina in materia, ma si chiede alla procura se ci sia stata una disparità di trattamento rispetto alla lista del centrodestra". Coalizione dove a Bergamo l’allora compagno della Palladini era candidato (con la Lega). All’esposto era seguita una conferenza stampa di Candellero che fu querelato dalla comandante. La procura aprì il fascicolo iscrivendo la comandante per abuso d’ufficio e il candidato sindaco per diffamazione. A dibattimento, il pm ha chiesto l’assoluzione per tenuità del fatto. F.D.