MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Nuove povertà per la pandemia

Cresciuto di oltre il 20% il numero dei certificati. Isee richiesti nei vari Caf Cisl della Bergamasca

di Michele Andreucci

È aumentato di oltre il 20% rispetto al 2019 il numero delle certificazioni Isee sulla situazione economica presentate nel 2020 alla Caf della Cisl di Bergamo, che raccoglie il 45% del totale delle dichiarazioni Isee della provincia. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’osservatorio privilegiato del maggiore sindacato bergamasco per l’analisi di bisogni e richieste delle famiglie orobiche. L’emergenza Covid, infatti, ha messo sul piatto numerosi bonus per i quali era richiesta la certificazione della situazione economica delle famiglie: con il peggiorare della situazione economica, per numerose famiglie l’Isee potrebbe diventare decisivo. Quasi la metà delle pratiche riguarda cittadini con fascia di reddito inferiore ai 9.360 euro, quindi in piena “zona povertà”.

Nel conto finale, comunque, la crescita più accentuata si registra nelle fasce dai 10mila ai 20mila euro (+40%): le dichiarazioni Isee da zero a 20mila euro superano nei due anni il 70% del numero complessivo delle dichiarazioni, con Bergamo sempre con percentuali superiori alla provincia. Le dichiarazioni presentate dalle donne sono superiori alle certificazioni maschili e la crescita delle dichiarazioni “rosa” si accompagna ad un analogo incremento della richiesta di prestazioni per servizi socio-sanitari e per servizi per minori. Queste ultime incidono fortemente nelle dichiarazioni (44% in provincia e 30% a Bergamo).

A Bergamo il 27% delle dichiarazioni Isee sono effettuate da over65 (il 56% dichiara un reddito inferiore a 9.360 euro): prevalgono nelle richieste le prestazioni per disabili e le prestazioni socio-sanitarie. Sottolinea Mario Gatti (foto), segretario della Cisl di Bergamo: "Siamo di fronte ad una nuova povertà: famiglie che negli ultimi sei mesi sono precipitate in una condizione di difficoltà quotidiana. Per loro il mercato del lavoro è diventato quasi inesistente. E’ necessario rafforzare le misure di sostegno al reddito. L’obiettivo è di arrivare alla totale copertura dei costi sociali e sanitari per le famiglie sotto la soglia dei 9mila euro".