REDAZIONE BERGAMO

Oggi l’estremo saluto al padre del sindaco

Alberto Gori, storico presidente dell’Associazione alpini ha sempre lavorato come impiegato in Montedison

Si svolgeranno questa mattina alle 10 alla chiesa di Sant’Alessandro in Colonna i funerali di Alberto Gori, 91 anni, papà del primo cittadino Giorgio. Qualche giorno fa aveva accusato un malore e con il trascorrere del tempo le sue condizioni sono peggiorate fino alla morte sopraggiunta domenica. Nato l’8 marzo del 1929, figlio di Giovanni Gori (storico presidente dell’Associazione nazionale alpini di Bergamo dal 1949 al 1969), Alberto Gori aveva studiano al liceo classico Sarpi, una strada seguita anche dal figlio Giorgio. Sposato nel 1959 con Mimma Gavazzeni, dopo aver conseguito la laurea in chimica si era trasferito con la famiglia a Marghera dove ha lavorato come impiegato alla Montedison. Nel 1970 è tornato a Bergamo con tutta la famiglia e ha continuato a lavorare fino alla pensione. Viveva in via Borfuro con la moglie. Oltre alla moglie Mimma e a Giorgio, lascia altri due figli, Andrea e Marco.

Nelle rare occasioni in cui il sindaco ha accennato a qualche particolare della sua famiglia, come nelle interviste prima degli appuntamenti elettorali, parlando dei suoi genitori Giorgio Gori si è sempre definito proveniente "da una famiglia di media borghesia: mia madre faceva l’insegnante di inglese e mio padre era un impiegato della Montedison". Un accenno ai suoi genitori, il sindaco lo aveva fatto anche durante i mesi duri per via del coronavirus che ha colpito duramente Bergamo. E in quella occasione Gori aveva raccontato il rammarico di non poter vedere i genitori per non metterli in pericolo, manifestando preoccupazione per la loro salute.

Ieri tra i primi messaggi di cordoglio arrivati anche quello del Consiglio regionale lombardo. "Il presidente Alessandro Fermi e l’ufficio di presidenza inviano un messaggio di cordoglio, vicinanza e preghiera".

F.D.