È bergamasco, della Valle dell’Oglio, l’artista che ha rapito il cuore dei piemontesi e in particolare degli abitanti e dei tanti turisti che affollano Sestriere in questi giorni. Si chiama Mariano Carrara ed è di casa a Credaro. Da anni fa parlare di sé in Italia e all’estero, dove ha quotazioni alte: specie a Dubai. Carrara, che è uno dei pochissimi Maestri vetrai lombardi e che si è formato a Murano, è anche pittore e scultore. In Piemonte porta le sue tele e i suoi "muri", realizzati con una speciale tecnica in cui il colore la fa da padrone insieme ai volti e agli sguardi delle sue donne e, da una recente passione, ai paesaggi delle montagne piemontesi, dei monumenti, come la Sacra di San Michele. Il carboncino e i colori, nelle sue opere, si combinano, creando effetti unici, che l’hanno reso celebre. Non solo: perché Carrara si è fatto conoscere per la grande generosità, non ultima ha scelto di donare la strumentazione per la creazione e lavorazione del vetro a una cooperativa di Sarnico che si occupa di disabili, a cui ha insegnato a realizzare delle piccole e vere opere d’arte. Recentemente, inoltre, Carrara ha donato due tele alla famiglia della sciatrice Matilde Lorenzi, morta ad appena 20 anni mentre si allenava nel Gigante in Val Senales in provincia di Bolzano. Era una atleta delle Truppe alpine dell’Esercito italiano. La giovane, sorella dell’altra sciatrice Lucrezia, era di Sestriere. Carrara ha trovato ispirazione non solo dalla vicenda umana e sportiva di Matilde, ma anche dall’atmosfera della sua casa atelier sita nel paesino sulle rive dell’Oglio e dalle emozioni che le montagne piemontesi gli suscitano. "La cerimonia – ha spiegato Carrara – si è svolta nei giorni scorsi in occasione dell’esibizione del coro della Brigata Taurinense". Oggi alle 18.30, a Sestriere, sarà inaugurata "Winter Antology", la nuova personale del Maestro. Mi.Pra.
CronacaOmaggio alla memoria di Matilde