Pontirolo Nuovo (Bergamo) – Rocco Modaffari in carcere con l’accusa di aver ucciso il 42enne Roberto Guerrisi a Pontirolo Nuovo, ha confessato di aver sparato. Durante l’udienza di convalida che si è svolta martedì mattina nel carcere di Bergamo, il 58enne di Boltiere ha ammesso davanti al gip Stefano Storti di aver sparato alla vittima e di avere premuto il grielletto perché avrebbe avuto paura. Questa, almeno, la sua versione dei fatti. L’interrogatorio è durata circa un’ora e mezza, durante i quali, l’indagato “ha reso dichiarazioni su quanto successo, rispondendo a tutte le domande”, ha dichiarato l’avvocato Emanuele Occhipinti.
Rocco Modaffari è lo zio del fidanzato della figlia di Roberto Guerrisi. Vittima e assassino, entrambi di origini calabresi, si erano incontrati il 23 dicembre per una sorta di chiarimento tra le due famiglie motivato dai maltrattamenti denunciati dalla figlia di Guerrisi per mano del fidanzato, denunciato dalla giovane. Da lì la lite all’interno di un capannone industriale conclusa con un colpo di pistola al volto del 42enne. L’arma del delitto nascosta all’interno del locale è stata trovata il 30 dicembre dai carabinieri. Denunciati per favoreggiamento altri due parenti di Modaffari.