Mirko è uno dei due fratelli di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni, la donna uccisa a coltellate la notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio mentre camminava da sola di notte in via Castegnate a Terno d’Isola. Ha 28 anni, vive a Seriate con la madre, Maria Rosa Sabadini, e l’altro fratello, Stefano.
Mirko, sapevate che Sharon si era avvicinata a Scientology?
“Non sapevamo cosa fosse Scientology. Infatti, poi abbiamo chiesto a Sergio di spiegarcelo. Ci ha detto che è un movimento tipo religione”.
Sharon lo frequentava?
“Forse frequentava qualche corso. Non so se sia andato anche mio fratello, magari una volta”.
Sergio era d’accordo con la decisione di Sharon?
“Questo non lo so, ma penso che non avrebbe avuto niente da obiettare. Se andava bene a lei, lui non è uno che le avrebbe detto di no”.
Sergio non poteva essere contrario, magari per qualche spesa?
“Secondo me no. In verità, non è che ne abbia parlato molto. Ma di spese lui non ce ne ha parlato. Noi ne abbiamo parlato con una vicina, i suoi familiari conoscono gente di Scientology. Chiedono i soldi dopo i corsi. Però a Sergio e Sharon mi sa che al momento non ne avevano chiesti”.
Quindi non avevano versato qualcosa, una quota?
“Secondo me no”.
Come vede Sergio? È tranquillo?
“Sì, sì, questo sì. Alle fine è sempre al comando dei carabinieri. Essendo estraneo a tutto, non può che essere tranquillo. Finché non trovano chi è stato, va avanti così. Speriamo che presto ci sia un colpevole, speriamo per Sergio e per la famiglia di Sharon. E per la giustizia”.
Vi sentite con Sergio?
“Certo, certo. È venuto anche ieri qui a cena da noi. È tranquillo. Se uno non ha colpe, perché dovrebbe avere qualche problema? Poi, lui è uno un po’ chiuso, non parla tanto”.
Pensa che stiano facendo un pressing su di lui?
“Non penso. Perché quando fanno le indagini è normale. Se succede una cosa tipo questa, è normale che vanno a prendere per primo il marito o qualcuno molto vicino alla vittima. Sergio non sente una pressione su di lui. Anzi, è sempre volenteroso, quando lo chiamano per dare informazioni quello che può dire, quello che sa, lo dice”.
Quando riprenderà il suo lavoro di idraulico?
“Martedì torna al lavoro. Almeno si distrae. È quello che gli ho sempre detto anch’io”.
Sharon non aveva il pc.
“Non so se l’aveva o no. Magari nelle indagini trovano i messaggi che le scriveva qualcuno. Ci sarebbero, magari, le prove che qualcuno le faceva delle avances. Noi pensiamo a qualcuno che frequentava il bar che ci ha provato o a qualche balordo che Sharon ha trovato in quel momento, per sua sfortuna”.
Non aveva mai riferito di essere stata infastidita?
“Che io sappia no. Lo avrebbe detto a mio fratello se fosse stata una cosa pesante, se invece fosse stata una cosa banale forse no”.