Terno d’Isola (Bergamo), 27 agosto 2024 – Mentre proseguono le indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio in via Castegnate, a Terno d'Isola e le audizioni dei testimoni, Sergio Ruocco, il compagno, ha ripreso la sua vita di lavoro.
Come aveva annunciato, si è presentato questa mattina nella ditta di impianti Fiorendi di Seriate, dove è impiegato come idraulico da ventitré anni. Alle 7.45 è uscito a bordo di un furgone Toyota Proace, seduto accanto al guidatore. La decisione di rientrare in azienda era stata confermata anche da suo fratello Mirko: “Tornerà al lavoro martedì. Almeno si distrae”.
Sergio Ruocco è originario di Seriate, dove abitano i genitori separati e i fratelli Mirko e Stefano. Ma all’indomani della morte di Sharon, dopo che era stata messo sotto sequestro l’appartamento di via Merelli a Terno d’Isola, che per tre anni aveva visto la sua convivenza con la fidanzata, l’idraulico 37enne non si è trasferito nel paese della sua famiglia. È stato subito accolto dai genitori della vittima a Bottanuco. Si è instaurato così un ménage familiare singolare e nello stesso tempo intenso: Sergio si trova a vivere con i genitori della compagna un rapporto quasi filiale.
Tutta la famiglia di Sharon, il padre, la madre, la sorella Melody, il fratello minore Christopher, non ha mai smesso di fare quadrato attorno a lui che era legato alla barista da sedici anni. Totale fiducia in Sergio, assoluta convinzione della sua estraneità. Ancora ieri Bruno Verzeni, il padre, ha ribadito la sua convinzione che a uccidere la figlia con quattro coltellate sia stato uno sconosciuto. “Siamo sicuri che non sia lui l’assassino, è stato qualcuno che non la conosceva così bene. Se avesse conosciuto Sharon, non l'avrebbe fatto”, ha spiegato l’uomo, negando poi presunti attriti nella coppia.
Sono state una decina le persone ascoltate ieri dai carabinieri nel comando provinciale di via delle Valli a Bergamo. E anche oggi i carabinieri di Bergamo ascolteranno persone che la conoscevano mentre non è prevista una nuova convocazione del compagno Sergio Ruocco finora sentito due volte come persona informata sui fatti e chiamato per partecipare ai sopralluoghi nella villetta di via Castegnate. Prosegue anche l'analisi dei sistemi di videosorveglianza e lo studio delle possibili vie di fuga che avrebbe potuto percorrere il killer al momento 'invisibile'.