BERGAMO
Il maltempo che il 9 settembre scorso ha colpito Bergamo, provocando l’esondazione del torrente Morla con allagamenti di case, garage, cantine e strade, ha spinto il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca e l’Ufficio territoriale regionale (Utr) a compiere un importante passo avanti per quanto riguarda il progetto per la regimentazione del Morletta, torrente che parte da Bergamo e arriva a Brignano (nel canale Gronda sud) passando per i territori dei Comuni di Lallio, Treviolo, Stezzano, Dalmine, Levate, Verdello, Verdellino, Pognano, Ciserano, Lurano, Arcene, Castel Rozzone.
Il progetto prevede la realizzazione lungo il percorso di sei vasche di laminazione che dovranno contenerne le esondazioni, scongiurando così il rischio che anche lungo questo torrente possano verificarsi danni, come quelli che hanno interessato i quartieri di Bergamo lungo l’altro torrente, il Morla. Ora, dopo attente valutazioni da parte del Consorzio e dell’Utr, è stata individuata la posizione della prima vasca di laminazione, per cui la Regione ha stanziato 4,4 milioni di euro: sarà a Bergamo, nel quartiere di Grumello del Piano, in un’area verde in via Muraschi di proprietà comunale al confine con Lallio. Due i motivi di questa scelta. Uno è di natura idraulica, come spiega Antonio Montanaro, dirigente dell’area tecnica del Consorzio di bonifica:"L’idraulica ci insegna che è preferibile laminare a monte in modo da far arrivare a valle meno acqua possibile". Il secondo motivo è di opportunità. "L’area scelta - continua Montanaro - è già altre volte finita sott’acqua per l’esondazione del Morletta. Inutile, quindi, realizzare la vasca in un’altra zona di Bergamo e non intervenire su una situazione con criticità già note". La vasca avrà una superficie di 77mila mq e un volume di 135mila metri cubi.
Lo studio idrogeologico sul Morletta ha evidenziato che nel tratto che attraversa Bergamo il colmo di portata dell’evento di piena è pari a 16 metri cubi al secondo. E che, per effetto della laminazione, arriverà a ridursi di 4,70 metri cubi al secondo. L’opera idraulica sarà ricavata attraverso una vasta operazione di escavazione del terreno fino a circa due metri di profondità rispetto all’attuale piano di campagna. M.A.