Orio al Serio (Bergamo), 17 marzo 2019 - Buone notizie per gli abitanti del quartiere bergamasco di Colognola, da anni impegnati in una battaglia contro l’inquinamento acustico prodotto dai velivoli in partenza e in arrivo dall’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio. Nei giorni scorsi, infatti, la commissione aeroportuale ha verificato l’effettivo rispetto della cosiddetta “Salva Colognola”, la rotta sperimentale che fa passare gli aerei nello stretto corridoio tra Azzano San Paolo e Colognola. Dove transita quasi il 90% del traffico in decollo. Ebbene, i dati che Arpa e Sacbo (la società che gestisce lo scalo aeroportuale bergamasco) hanno presentato sono positivi. Nel senso che la quasi totalità degli aerei (il 90%) rispetta la rotta e pare pure bene, nonostante il corridoio non sia particolarmente “largo”. Sono stati esaminati i dati relativi al mese di gennaio in confronto con gennaio e agosto del 2018 e i risultati sono stati soddisfacenti. Questo non vuol dire, è ovvio, che i velivoli non facciano rumore. Ma che quanto meno esiste un’elevata percentuale di osservanza del tracciato, cosa che invece non avveniva con le rotte sperimentali. Resta quel 10% che decolla in direzione del Comune di Treviolo, sul quale continuano ad arrivare numerose lamentele dai quartieri cittadini interessati.
C’è anche una buona notizia per quanto riguarda la procedura Napd1, ovvero un profilo di decollo più rettilineo per portare gli aerei a sorvolare a una maggiore altezza i centri abitati, limitando l’impatto acustico al suolo. Le centraline hanno registrato una diminuzione media di mezzo decibel. E veniamo al piano di zonizzazione. Dal Ministero dell’Ambiente è arrivato l’invito a Enac di attendere ancora qualche settimana prima di avviare l’iter di approfondimento: il parere ministeriale non è ancora pronto. Ma i componenti della commissione aeroportuale hanno votato all’unanimità di procedere comunque con gli studi preliminari del gruppo tecnico, così da guadagnare tempo. E a proposito della commissione aeroportuale c’è da registrare una novità: pare, infatti, che Enac abbia ricevuto due comunicazioni dal ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Ambiente relative alle modalità operative dei lavori, con particolare riferimento ai partecipanti. Attualmente sono invitati al tavolo i paesi dove viene registrato un livello di rumore superiore ai 60 decibel, ma nel caso di Malpensa, per esempio, i ministeri stanno valutando di far partecipare con diritto di voto tutti i Comuni limitrofi, indipendentemente dai decibel.