Nella regione autonoma del Trentino non si esclude di sterilizzare alcuni orsi, per ridurne progressivamente la popolazione. La proposta era stata già avanzata nel 2020 quando l’orsa Gaia -Jj4 aveva aggredito due cacciatori sul monte Peller, fortunatamente senza fare loro del male. L’Ispra, pur avendo evidenziato che si trattava di un intervento sperimentale mai effettuato, lo ritenne accettabile "tenuto conto dell’etologia della specie, potrebbe effettivamente prevenire ulteriori comportamenti aggressivi da parte della femmina, escludendo ulteriori riproduzioni future dell’animale".
Nel frattempo Gaia ha partorito altri cuccioli e oggi non è possibile escludere che l’aggressione ad Andrea Papi sia legata a un aumento dell’aggressività nella convinzione che i piccoli fossero a rischio. A ricordare l’ipotesi sono stati due rappresentanti della Lav. Ora, dopo che i veterinari del Trentino, e diversi colleghi del Bresciano, hanno affermato che nessuno è disponibile a praticare l’eutanasia a Gaia e a Papillon, l’altro orso con lei detenuto nel centro Faunistico, il direttore sanitario di una clinica bolzanina, Vincenzo Mulé, si è proposto, con l’università di Bologna e Animal Rescue Team Italia, di farsi carico della sterilizzazione di alcune femmine. La Provincia di Trento non esclude che sia presa in esame.
Mi.Pr.