
Un medico (foto repertorio)
Verdellino 8Bergamo), 24 giugno 2015 - Il Pubblico ministero Carmen Pugliese aveva chiesto per lui sei anni di reclusione, usando nella sua arringa parole pesanti: «Non merita nessuna attenuante e sottolineo la serialità del suo comportamento, visto che nel 2013 è già stato condannato, per un episodio simile, a quattro anni di carcere». Il processo non è finito proprio come si augurava il pm. Il collegio giudicente, presieduto dal giudice Antonella Bertoja, ha infatti condannato a 2 anni e 6 mesi L.F., 47 anni, medico dell’Inps, che all’epoca dell’episodio contestato, il 4 settembre del 2009, si occupava di visite fiscali. Al camice bianco è stata riconosciuto il “fatto di minore gravità”, come aveva chiesto il suo difensore, l’avvocato Roberto Bruni.
Secondo le contestazioni, l’uomo, quel pomeriggio del 4 settembre, si era recato nell’abitazione di una donna di 49 anni, residente in un comune della Bassa Bergamasca, impiegata alle Poste, per effettuare una visita fiscale. La 49enne, infatti, era a casa in malattia, a causa di una caduta che le aveva provocato la rottura del crociato del ginocchio. Stando alla denuncia presentata dalla lavoratrice, l’aveva fatta sdraiare sul letto, aveva iniziato a toccarle l’arto che le faceva male, ma all’improvviso l’aveva palpeggiata nelle parti intime.
Nel giugno del 2013 il medico aveva rimediato una condanna a 4 anni per un episodio simile, avvenuto due anni prima, cioè nell’agosto del 2011. In quell’occasione era stato denunciato da due dipendenti di un’azienda di Albino: le visite, effettuate in due orari diversi, erano terminate con palpeggiamenti al seno e all’inguine, nonostante una delle due operaie lamentasse dolori cervicali. Era stata la seconda donna, che accusava invece cistite e mal di schiena, ad andare in caserma ad Albino a denunciare il dottore. Al termine della sua arringa, il pm Carmen Pugliese aveva invocato una condanna a 7 anni, ma il collegio presieduto dal giudice Giovanni Petillo aveva optato per una pena di 4 anni.