
Il piazzale della Malpensata
Bergamo - I mezzi entreranno in funzione tra la fine di aprile e i primi di maggio e il cantiere, se non ci saranno intoppi, chiuderà per il termine dell’estate. È pronta a partire al Parco della Malpensata la bonifica delle sette tonnellate di terreno inquinato, cui faranno seguito l’installazione di nuova terra e l’ampliamento dell’area. Un intervento di restyling che comporterà la rimozione dei 200 posti auto sulle strisce blu: la sosta nello storico piazzale della Malpensata sarà così più che dimezzata, una modifica non legata al cantiere bensì un nuovo disegno dell’area stretta tra via Carnovali e via Don Bosco. Il progetto, che è contenuto nel Piano di governo del territorio, prevede infatti che metà del piazzale, 4.600 metri quadrati in continuità con il nuovo palazzetto polifunzionale, sia trasformato in parco; mentre la restante parte resti pavimentata, con circa un centinaio di posti dedicati alla sosta blu.
"Il piano per la bonifica – spiega Marzia Marchesi, assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo – è stato approvato alla fine di dicembre per un importo di 550mila euro. Attualmente siamo in fase di affidamento dei lavori, l’impresa è già stata individuata. L’operazione prevede lo sbancamento del terreno inquinato per circa un metro e mezzo in profondità, il posizionamento di un telo impermeabile e il riempimento di tutta l’area con terra di coltivo nuova, salvaguardando in questo modo gran parte delle piante esistenti. Stiamo effettuando verifiche sulla loro stabilità".
Il piazzale della Malpensata si sviluppa su 9.600 metri quadrati, di cui 4.600 saranno riconvertiti a verde. La necessità di bonificare l’area deriva dal fatto che l’Amministrazione comunale andrà a realizzare una prestazione pubblica e soprattutto calpestabile come un parco. Dalle indagini effettuate, sono emersi inquinanti legati principalmente all’attività del mercato che lì si è tenuto per 70 anni. In seguito ad alcuni campionamenti sono risultati vecchissimi riporti, in particolare infiltrazioni di benzina e olii. Le operazioni di bonifica sono fondamentali per poi procedere con l’ampliamento del Parco Olmi. I lavori di progettazione hanno visto anche un confronto con la rete di quartiere.